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Sanità in carcere: replica l’assessore regionale Tedesco

Nessuna emergenza sanitaria nelle carceri secondo l’assessore regionale alla salute Tedesco, che replica all’allarme lanciato dal sindacato Sappe, preoccupato perchè il lavoro di medici e infermieri all’interno degli istituti fra pochissimi giorni, cioè dal 1 settembre passerà attraverso le decisioni dei dirigenti delle Asl e non più dei direttori degli stessi istituti. I sindacati, che temono che i detenuti potrebbero rimanere privi di assistenza sanitaria, hanno chiesto l’intervento della Regione, affinchè il passaggio avvenga senza creare problemi. Tedesco chiarisce innanzitutto che il cambio non avverrà il 1 settembre ma il 1 ottobre perchè fino al 30 settembre il personale resterà in carico al Ministero della Giustizia. Poi, dal 1 ottobre passerà alle Asl. La Puglia, secondo Tedesco, è una delle poche regioni italiane ad aver esaurito tutti gli adempimenti. Sono state avviate le verifiche sull’efficienza delle attrezzature, si stanno verificando i locali e gli aspetti giuridico-contrattuali dei rapporti di lavoro del personale che transiterà alle Asl. E al carcere di Foggia sei infermieri in servizio passeranno alle dipendenze della Asl. A preoccupare, la decisione presa dalla Asl di chiudere per manutenzione il reparto presso gli Ospedali Riuniti, – tre stanze con sei posti letto – che consentiva di piantonare i delinquenti più pericolosi. Negli ultimi tre mesi, solo dal penitenziario di Foggia sono stati ricoverati oltre 60 detenuti. E ora che il reparto è chiuso, i detenuti vengono trasportati in ospedale e controllati nelle corsie, a stretto contatto con altri ricoverati. Tedesco garantisce comunque la massima attenzione per un’operazione che la stessa natura degli assistiti rende alquanto complessa.