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Faida del Gargano, schierati trecento uomini interforze

Circa 180 tra poliziotti, carabinieri e militari della GdF si occuperanno di prevenzione; gli altri faranno repressione e indagini. L’ha deciso il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza riunitosi a Foggia, rendendo operativo il piano voluto nel luglio scorso dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e dal capo della polizia, Antonio Manganelli

 

Circa 300 uomini delle Forze di polizia saranno impegnati nel foggiano per prevenire e reprimere episodi criminosi connessi alle scarcerazioni di pericolosi sicari ritenuti responsabili di numerosi omicidi legati alla faida del Gargano.

E’ stato disposto nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza tenuta a Foggia. Il vertice ha reso operativo il piano voluto nel luglio scorso dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e dal capo della polizia, Antonio Manganelli.

Gli appartenenti a polizia, carabinieri e guardia di finanza che si occuperanno di prevenzione saranno circa 180; oltre un centinaio quelli che faranno repressione e indagini.

Nel corso dell’incontro particolare attenzione è stata posta alle misure di contrasto da adottare nelle zone di San Nicandro Garganico e Monte Sant’Angelo, tra le più colpite dalla faida ultratrentennale, e di Cerignola.

E’ stata disposta la massima sorveglianza sul territorio e un più stretto coordinamento delle forze di polizia.
Alla riunione erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, il questore, Bruno D’Agostino, e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza.

IL QUESTORE GRATTERI: CONTROLLARE PATRIMONI CRIMINALI
Maggiori controlli e maggiore attenzione al patrimonio delle organizzazioni criminali. È la strategia di cui si è parlato questa mattina nel corso di un incontro in prefettura a Foggia alla presenza del questore Francesco Gratteri, dirigente della Direzione Centrale Anticrimine di Roma.

Nel corso dell’incontro, Gratteri ha sottolineato di non voler fare alcuna distinzione o classifica sulle zone pericolose della provincia di Foggia anche se qualche attenzione in più la riveste certamente Manfredonia e il territorio del Gargano.

Inoltre attenzione particolare sarà data alle indagini patrimoniali delle organizzazioni criminali, e Gratteri ha sottolineato che è in via di attivazione un programma che prevede maggiori controlli da parte del Reparto di Prevezione Crimini e degli omologhi dei carabinieri in alcune zone particolari della provincia di Foggia, come il Gargano.