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Fratellini costretti a prostituirsi dalla mamma: orrore a Zapponeta

Gli agenti della squadra mobile di Foggia hanno arrestato 3 persone la madre, il nipote ed un amico di famiglia. "Disteso sul letto di casa, intorno a lui tante candele accese; uomini e donne che gli giravano intorno intonando incomprensibili cantilene". Questo uno dei particolari agghiaccianti del racconto di un ragazzino che a soli 11 anni era costretto a sopportare il peso degli abusi sessuali e delle sevizie esoteriche commesse dalla mamma. Lo ha confidato timidamente alla sua insegnante già di per sè preoccupata per i comportamenti dissociati del suo alunno. Orrore, dunque, a Zapponeta dove una mamma, è stata arrestata per aver costretto i propri figli, due fratellini di 11 e 14 anni, a prostituirsi e a sottoporsi a riti magici. Con lei finiscono in manette anche il nipote della donna ed un amico di famiglia. Pesanti le accuse che pendono sul capo dei tre induzione, agevolazione e sfruttamento della prostituzione di minori. Denunciato per favoreggiamento il padre dei due fratellini, che non si è mai opposto alle brutalità che avvenivano all’interno della sua abitazione. Ricercata anche una terza persona, un albanese che avrebbe – stando alle dichiarazioni degli investigatori – anche abusato sessualmente di una nipote della donna. La ricostruzione degli inquirenti è piuttosto raccapricciante: la mamma, infatti, prima vendeva il proprio corpo a uomini e adolescenti che venivano contattati direttamente per strada. Poi una volta consumato il rapporto nell’abitazione, la madre consentiva ad altri uomini di abusare dei propri figli, durante alcuni riti esoterici. Molte volte – emerge dai racconti dei due piccoli – la donna si prostituiva anche in loro presenza, proiettando, spesso film a luci rosse. Il padre dei due ragazzini, un agricoltore, era letteralmente soggiogato dalla moglie: sapeva, ma non aveva il coraggio di parlare. Così come sapeva la coinquilina della famiglia che, però, ha denunciato il giro di prostituzione in cui erano coinvolti i due bambini. La mamma "terribile" è conosciuta come la santona del paese, molti, moltissimi i clienti che frequentavano la casa degli orrori. "Lasciavano tanti soldi verdi – avrebbero confidato i due ragazzini durante i colloqui con gli psicologi". Lei di certo, lo faceva solo per denaro e non per soddisfare le sue ansie esoteriche. Nel corso delle indagini è stato sequestrato diverso materiale per compiere riti esoterici tra cui libri, tarocchi, un limone ammuffito infilzato con spilli che formavano una croce.