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Vico, sulla zona artigianale maggioranza divisa. Incalzano le minoranze

 Indice puntato contro la maggioranza da parte dei due gruppi di opposi;ione. Succede a Vico del Gargano, a seguito dell’ultima riunione del Consiglio Comunale, che si sarebbe dovuta tenere nei giorni scorsi, ma che è andata deserta per mancanza del numero legale. Per i componenti i gruppi consiliari di “Forza Italia” (Raffaele Lanzetta e Michele Scaramuzzo; era assente Guido Pupillo) e di “Vico Cresce” (Franco Delli Muti e Michele Sementino) ci troviamo di fronte ad una situazione di forte fibrillazione all’interno dell’esecutivo. L’unico presente della maggioinza, il vice sindaco, Franco Bergantino,e, appunto, i quattro della minoranza.
Per la maggioranza, il rinvio sarebbe stato spiegato con il fatto che l’incendio, che si era verificato qualche giorno prima nella stanza del sindaco e in un altro locale, aveva, tra l’altro, bruciato anche gli atti degli argomenti che dovevano essere discussi nel corso della riunione consiliare.
Dunque, nessuna tensione nella composita maggioranza al governo del centro garganico da maggio dello scorso anno, quanto, piuttosto, soltanto un fatto di natura “tecnica”.
Di diverso avviso i componenti i due gruppi di opposizione, i quali rilevano, a loro parere, che “la maggioranza è totalmente spacca su come affrontare e gestire il problema della zona artigianale”, argomento – spiegano i quattro consiglieri – che era tra quelli che lo stesso esecutivo aveva voluto inserire come punto all’ordine del giorno. Un argomento che, per la minoranza, “non viene affrontato, ma che, anzi, è ancora una volta rinviato da parte della maggioranza consiliare”.
Nell’attuale zona artigianale, che è ubicata in località “Mannarelle”, lungo la provinciale per Ischitella, è previsto un. ampliamento, progetto che fu approvato dalla precedente amministrazione. Prima dello scioglimento del Consiglio comunale, a novembre del 2006, a seguito delle dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza, l’esecutivo Amicarelli aveva indetto già i bandi dell’assegnazione dei lotti che hanno una superficie tra i 500 e 550 metri e un costo, rispettivamente, di l5mila e l9mila euro.