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“Ritroviamo l’orgoglio della professione docente!”

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A Rodi Garganico una riunione sindacale della "Gilda degli insegnanti"

Il giorno 3 ottobre scorso si è svolta, presso l’istituto “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico, un’assemblea  sindacale cittadina  organizzata dalla GILDA che ha visto la partecipazione dei docenti e del personale ATA di ogni ordine e grado delle scuole di Rodi.

20081003_riunione_gilda.jpgDurante i lavori dell’ assemblea presieduta dai proff. Franco Capacchione e Paolo Pastore, dirigenti della federazione provinciale della GILDA, sono stati illustrati i pesanti  tagli e  le scellerate riforme predisposte per la scuola italiana dal Ministro dell’Istruzione e dell’Economia nonché i discutibili provvedimenti  relativi al DL  112/2008 che penalizza i lavoratori ammalati costituendo una vera lesione del diritto alla salute.

Una riforma epocale della scuola, quella prevista, che riduce di oltre 150.000 i posti di lavoro in soli tre anni, una scandalosa realtà sotto gli occhi di tutti che dovrebbe far riflettere il mondo della scuola, i docenti, le famiglie e tutti i Sindacati al fine di ritrovare, finalmente, autonomia di azione e di scelte, un’autonomia che la GILDA  rivendica fin dalla sua nascita.

Se siamo costretti ad accettare   impotenti  e con rassegnazione il divario delle retribuzioni  rispetto alla media degli altri insegnanti  europei,  non possiamo assolutamente assistere allo sfascio della scuola pubblica realizzata incidendo sulla qualità dell’istruzione attraverso la reintroduzione del maestro unico, la riduzione degli orari curricolari, l’accorpamento delle classi di concorso, l’accorpamento di classi, l’aumento del numero di alunni per classe, la soppressione e l’accorpamento di scuole e la riduzione dei posti di sostegno… tutto questo non certo per migliorare la scuola italiana, ma per imbavagliare uno dei settori  strategici dello Stato: quello in cui si dovrebbero formare  cittadini consapevoli  dei propri diritti, quei diritti che proprio da questi interventi vengono negati e soppressi .

I fortunati  docenti  che conserveranno  il posto di lavoro saranno costretti ad affrontare  enormi  disagi  per il numero degli alunni e la presenza sempre più  massiccia di stranieri  che, pur avendo  diritto ad una totale integrazione scolastica, non potranno essere adeguatamente seguiti. Tutti questi motivi dovrebbero portare alla rinascita dell’orgoglio della classe docente, al di là della propria condizione personale, della scuola  e della città in cui si insegna, dovrebbero far ritrovare l’unità della categoria dei docenti e l’unità delle azioni dei  Sindacati da cui oggi ci aspettiamo forme di protesta forti ed efficaci , che facciano sentire la delusione e l’amarezza  per il progressivo svuotamento della funzione docente,  un tempo centrale in uno stato civile, democratico e pluralista.

Invitiamo  i docenti  e tutto il personale  della scuola, indipendentemente dalla propria formale iscrizione,  a sostenere le azioni e le forme di protesta della GILDA per ritrovare  il proprio prestigio (la compattezza ci darà ragione come in altri casi è già avvenuto)  e  tutti gli altri colleghi  a sollecitare le proprie Organizzazioni Sindacali a ricercare  soluzioni  convergenti  e  interventi condivisi che non siano compromessi con la politica e con gli schieramenti.

Concetta Bisceglie
Rappresentante GILDA- Istituto Istruzione Superiore “Mauro del Giudice” Rodi Garganico