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Giallo sulle dimissioni del direttore del Parco: “Mi sono state estorte”

Filomena Tanzarella ha lasciato ad aprile.

 

Costretta a dimettersi e a lasciare l’incarico di direttore del Parco nazionale del Gargano. Un’ombra si allunga sull’ente dell’area protetta. Il direttore del parco, Filomena Tanzarella, le cui dimissioni sono state rese pubbliche venerdì pomeriggio nel corso dell’assemblea dei sindaci del Gargano, non avrebbe deciso liberamente di lasciare l’incarico. «Le dimissioni mi sono state estorte»: questo avrebbe dichiarato nell’esposto che la direttrice ha presentato alla Procura della Repubblica di Foggia denunciando presunte pressioni. Sulla vicenda c’è già un’indagine in corso condotta dal sostituto procuratore, Michele Infante. Pochissimo trapela dalla sede dell’ente parco a Monte Sant’Angelo. La direttrice Tanzarella, originaria di Ostuni, presentò le proprie dimissioni quando il parco era guidato dal commissario del ministero per l’Ambiente, Carlo Pignatelli. Dimissioni che furono protocollate e accettate ad aprile dal commissario, come risulta da una nota in calce presente sulla lettera con la quale la direttrice formalizzava la decisione. Ma a quanto sembra non furono mai comunicate al ministero che di fatto non ha avviato la procedura per la nomina di un nuovo direttore. E’ stato il presidente Giandiego Gatta a mettere in moto il procedimento. Le dimissioni se l’è ritrovate sulla sua scrivania quando a fine agosto è stato reintegrato dal ministro. Gatta, preso atto delle dimissioni già accettate dal commissario Pignatelli, ha trasmesso al ministero la rinuncia Qualcuno all’interno dell’ente Parco o sul territorio dell’area protetta ha realmente costretto la direttrice a dimettersi e per quali ragioni? Tra dipendenti, funzionari e dirigenti del parco nessuno rilascia dichiarazioni, c’è persino chi nega che ci sia un’inchiesta del genere. Men che meno tra i sindaci e gli amministratori. Eppure alcuni funzionari dell’ente parco sono stati già ascoltati dal magistrato come persone informate sui fatti su alcune delle vicende contenute nell’esposto della Tanzarella. Sullo sfondo le consulenze elargite dal parco ma anche il giro di cooperative che ruota attorno ad eventi, manifestazioni, visite guidate promosse e organizzate dall’area protetta. Cooperative, non solo della provincia di Foggia ma anche di altre province pugliesi. Come la coop Thalassia di Brindisi il cui vice presidente, Antonio Ciola è il marito della dimissionaria direttrice dell’ente parco. La coop. Thalassia el 2007 ha organizzato alle Isole Tremiti la manifestazione «La notte di Naturalia». Il clima nell’ultimo anno e mezzo all’interno del Parco non è stato dei migliori. Prima, dopo e durante il commissariamento. Sindaci e amministratori per mesi hanno denunciato le lentezze della burocrazia dell’ente nel rilasciare o negare permessi. Anche durante l’assemblea di venerdì i sindaci hanno sollevato questo problema. Ora che il ministero recepirà le dimissioni, aldilà dell’inchiesta in corso, si metterà in moto la procedura per la nomina di un nuovo direttore. Al ministero l’ente parco dovrà inviare una terna di nomi tra i quali poi avverrà la designazione. Sempre che a Roma non si decida di capire la portata dell’inchiesta lasciando per il momento la guida del parco nelle mani del vicedirettore.