Menu Chiudi

Pugliesi nel mondo, le iniziative della Regione

La Puglia si colloca al terzo posto tra le regioni con il più alto tasso di emigrazione. La ripartizione degli iscritti alle anagrafi consolari stima in 370.000 il numero dei pugliesi emigrati all’estero. In realtà sono milioni i pugliesi che hanno ingrossato le due grandi ondate di flusso migratorio nel corso del Novecento. La prima ondata, che ha il suo picco negli anni immediatamente precedenti e seguenti la prima guerra mondiale, ha per meta esclusiva le Americhe (Stati Uniti, Argentina, Brasile) per poi dirigersi verso l’Europa che diviene così la destinazione principale dell’emigrazione pugliese. Sono 80.000 i pugliesi in Germania, altri centomila si dividono fra Svizzera, Francia e Belgio; notevoli sono ancora le presenze negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina, dove nel solo Venezuela la presenza di pugliesi è stimata in 8.000 cittadini. Con la seconda ondata, che ha il suo picco nel secondo dopoguerra, si scopre un nuovo continente, l’Australia e l’emigrazione diviene anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree del paese. Dal 1951 al 1967, 1.200.000 pugliesi lasciano la Puglia per trasferirsi più che altro in Piemonte e in Lombardia. La regione Puglia, da tempo, ha riannodato i rapporti con i pugliesi sparsi nel mondo. Questa mattina l’assessore regionale con delega ai Flussi migratori, Elena Gentile, ha illustrato il nuovo piano di interventi per i Pugliesi nel Mondo sulla provincia di Foggia. Un pacchetto di iniziative finanziato con 677mila euro. Le iniziative si terranno in Canada – tra i partner il gal Meridaunia, la comunità dei Monti dauni meridionali, il comune di Roseto Valfortore – in Belgio – partner il comune di Vico del Gargano – in Argentina, e poi a Buffalo, Melbourne e Johannesburg.