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Turismo/ La Puglia si conferma meta di famiglie

Famiglie e coppie risultano le più affezionate al Puglia, i temi più sentiti invece sono legati alla disabilità e alla tutela dell’ambiente. A evidenziare le tendenze del’estate turistica pugliese è uno studio commissionato dalla Regione Puglia (realizzata dall’Isnart) e presentato in conferenza stampa. «Le imprese ricettive pugliesi è scritto nell’indagine che ha raccolto l’analisi di circa 700 operatori si dichiarano molto attente sia sui temi ambientali sia sociali, e questa sensibilità viene ritenuta una risorsa per rivolgersi a specifiche nicchie di turismo, contribuendo a realizzare un’offerta basata su servizi specializzati».  Dal punto di vista numerico, invece, la scorsa estate, da giugno ad costo (è escluso il mese di settembre) gli arrivi in Puglia sono aumentati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 4,5% e le presenze del 2,3%. In valori assoluti gli arrivi sono stati 1,3 milioni e le presenze 7,9 milioni. A evidenziare tale performance, che è sostenuta in particolare dalle attività extra-alberghiere con più 6,28% di arrivi (tenendo conto degli oltre 11mila posti letto bed&breakfast censiti, ovvero stessa capacità ricettiva dei residence), è un’elaborazione fornita dalle cinque Apt .pugliesi che saranno inviate all’Istat per la stesura del bilancio estivo. «Siamo riusciti – ha detto Nichi Vendola, presidente della Regione – ad avviare i meccanismi della destagionalizzazione perché cominciamo ad avere crescenti quote di turisti non solo ad agosto, ma anche negli altri mesi. In questi tre anni e mezzo abbiamo messo in piedi i fondimentali». Cifre e numeri che, sino a qualche giorno fa, erano considerati dagli operatori di settore tutt’altro che favorevoli. Questo ha fatto sorgere dubbi circa l’attendibilità delle analisi che possono essere facilmente verificabili dai fatturati delle aziende, «Sono reali – ha aggiunto l’assessore al Turismo, Massimo Ostillio – forse vengono percepiti in maniera diversa dagli operatori». Fatto sta che nelle settimane scorse, da Santa Maria di Leuca a Vieste, i commenti di chi gestisce grandi e piccole strutture non erano affatto trionfalistici. Il tutto è verificabile prendendo in esame gli utili o le perdite realizzate dalle società del settore (che pur di riempire le camere vanno sottocosto), «Anche noi all’inizio di agosto ha spiegato Franco Chiarello, commissario dell’Apt di Bari temevamo un ridimensionamento corposo. Ma poi vedendo i dati, che ho elaborato personalmente, la situazione è cambiata». Infine, l’Isnart, società del sistema camerale che effettua tale servizio per conto della Regione, ha reso noto che l’occupazione delle stanze è aumentata del 21% a luglio, del 12% ad agosto e del 7% a settembre. Nell’indagine pre-periodo estivo, invece, l’Isnart indicava un aumento sulle previsioni di viaggio in Puglia (rispetto a 12 mesi prima) del 26,6% nell’arco di tutto il trimestre.