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ASL Fg/ Gli ultimi colpi di Donato Troiano

Le manovre riuscite. Promozioni, assunzioni e incarichi clientelari.

 

La dirigenza della Asl provinciale targata Donato Troiano, prima di raccogliere armi e bagagli, ha sfornato in questi giorni una serie di delibere. Per domani è atteso a piazza della Libertà l’arrivo del nuovo direttore generale, Ruggero Castrignanò. Nel frattempo spuntano fuori stabilizzazioni tramite delibere “illegittime”. Il primo caso è quella di Giuditta Belpiede. Sorella del primario da oltre duecento cinquantamila euro al mese. Giuditta Belpiede è funzionario dell’area gestione del personale. Per ben tre volte ha tentato il salto di qualità ovvero da dipendente appartenente al comparto direttivo a dirigente. La Belpiede non è dirigente e non potrebbe essere responsabile di struttura complessa. Ma di fatto è diventata dirigente dell’area gestione del personale perla ex Asl Foggia 2 di Cerignola. Grazie appunto a una delibera. Il 4 novembre invece è la volta della promozione della dottoressa Maria Assunta De Finis. Delibera 3563. La dottoressa è psicologa psicoterapeuta e il suo rapporto di lavoro è trasformato grazie a questa manovra da tempo definito a tempo indeterminato. De Finis è la moglie del dottor Giordano, direttore del Sert di Manfredonia. La delibera è illegittima. “Si sarebbe dovuto procedere con un concorso. Dove si è mai visto che si assume la gente così senza niente?”, rivela un ex dirigente. Ma non è tutto. Prima di procedere alla trasformazione del rapporto di lavoro, la Asl aveva inoltrato una nota alla Regione, o meglio all’assessorato alla salute. Per chiarimenti e pareri sulla questione (prot. 03/25690 del 27 settembre 2008) Da Via Capruzzi non e giunta risposta in nessun senso ma la Asl ha comunque ritenuto legittimo procedere ponendo pero una condizione. In pratica si riserva “un procedimento successivo”. “Non hanno avuto nessuna risposta e hanno ritenuto
opportuno procedere con riserva quando arriverà la nota.
E che significa? Che se la Regione dice di no, che fa la Asl, la licenzia? Sembra che il precedente responsabile di queste misure già in passato non abbia voluto dare esecuzione a delibere simili. Mentre Romolo De Francesco, che è ragioniere e non potrebbe stare nemmeno dov’è perché non è laureato, continua a trasformare contratti così come ritiene opportuno”.
Ma non solo. Alla Asl sono stati assunti anche due tecnici. Un geometra e un perito industriale su Cerignola. “Senza il minimo di una qualsiasi procedura concorsuale presi così. Perché il sub commissario ha deciso di sopperire alle difficoltà allo sviluppo autonomo dell’attività di progettazione, direzione dei lavori sugli impianti elettrici nelle strutture sanitarie. E perché proprio loro?” Da ultimo c’è stata l’aggiudicazione dei lavori per la sistemazione della facciata della struttura di San Paolo Civitate. Per un ammontare di centodiecimila euro. Nella delibera si legge che “il commissario straordinario approva il procedimento sulla base della relazione istruttoria del responsabile del procedimento Salvatore Carbonara”. Ma Carbonara, architetto di lunga esperienza alla Asl è responsabile per il servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dunque senza titolo pure lui. Ad aggiudicarsi il lavoro, la ditta Foredil, di Vincenzo Gemma. Tra le altre delibere c’è anche quella che trasforma Gianfranco De Cosmo da collaboratore amministrativo professionale a collaboratore amministrativo professionale legale. L’avvocato in questione non sarebbe iscritto nell’elenco speciale dell’Albo. Non avrebbe i requisiti adatti a ricoprire questo ruolo. Eppure grazie alla delibera 2970 fa il salto di qualità. Con il parere favorevole del direttore sanitario Leonardo Trivisano (che in teoria non avrebbe voce in capitolo), la Asl delibera di “modificare il profilo di Gianfranco De Cosmo”.
E De Cosmo sarebbe in buona compagnia. Dei quattro legali dell’Asl nessuno ha i titoli. Grittani, Pedarra, Monopoli e De Cosmo non avrebbero le carte in regola. “Si tratta — rivela un exdirigente. Di gente che non fa cause da più di vent’anni. E la cosa più grave è che non hanno titoli per stare al loro posto. La Asl non a caso sta perdendo tutte le cause”.

Daniela Tondi
L’Attacco