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Peschici/ Sequestrati i manifesti del PD

Episodio increscioso accaduto a Peschici. Il sindaco, Domenico Vecera, evidentemente indispettito per quanto riportato su un manifesto della locale sezione del Partito democratico, ha fatto sequestrare il documento dai vigili urbani. Un gesto che gli esponenti del Pd hanno giudicato come un “fatto di intimidazione politica senza precedenti nella storia della nostra citta”.  Il circolo di Peschici – spiegano i responsabili del Partito democratico aveva esposto sul corso principale un cavalletto con affissi due manifesti, alla lettura dei quali, il sindaco, non si è capito il perché, si è alterato ed ha iniziato a gridare nei nostri riguardi – vergogna – non solo, subito dopo essere andato è tornato con i vigili a cui ha ordinato di sequestrare il cavalletto con i manifesti, continuando a urlarci – vergogna. A questo atto di censura abbiamo risposto con un nuovo manifesto, ricambiando il sostantivo. I contenuti del manifesto? Soltanto – dicono consigliere comunale e responsabili del Circolo cittadino – nel quale si poneva all’amministrazione comunale alcune domande sui tempi di soluzione di alcuni problemi come la raccolta dei rifiuti, la funzionalità del nuovo campo sportivo, il taglio degli alberi bruciati dall’incendio del 24 luglio 2007, la rimozione completa delle baracche alla marina e la realizzazione del nuovo Istituto scolastico.
Domande legittime da parte di una opposizione che fa politica rivolgendosi direttamente ai cittadini, con schiettezza e senza sottointesi, forse difficile da capire da chi è abituato ad un «linguaggio di minacce, come gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato. Se il sindaco pensa di intimidirci con atteggiamenti antidemocratici e prepotenti, sbaglia di grosso. La storia politica delle donne e degli uomini, che fanno parte del Partito democratico ha dimostrato, negli anni, che non abbiamo paura a confrontarci con nessuno, e lo abbiamo fatto con avversari – ci consenta signor Sindaco – di una qualità politica ben diversa dalla sua».