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Le Osterie della Puglia/ 12 chiocciolate – Presentazione a Genova – lunedì 24 novembre

Lunedì 24 novembre alle ore 11.00 si svolgerà a Genova, (Palazzo Ducale, piazza Matteotti 8) la presentazione dell’edizione 2009 di Osterie d’Italia, il Sussidiario del mangiarbere all’italiana di Slow Food Editore e la premiazione dei 214 locali insigniti della Chiocciola «per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con la filosofia Slow Food». All’incontro sarà presente Silvio Barbero, segretario nazionale Slow Food Italia. La guida presenta quest’anno un repertorio di 1650 indirizzi – dalla Valle d’Aosta alla Sicilia –, a testimoniare l’attualità e la vitalità del patrimonio gastronomico di tradizione.
In Osterie d’Italia infatti sono segnalati i luoghi della cucina popolare, osterie, trattorie, enoteche, agriturismi, ristoranti familiari e wine bar che hanno saputo valorizzare le tradizioni contenendo i prezzi.
 
Le Osterie pugliesi chiocciolate sono (in grassetto le novità):
A casa tu Martinu, Andria (Ba)
Antichi sapori, Andria (Ba)
Cibus, Ceglie Messapica (Br)
Cucina casareccia, Lecce
Da Pompeo, Foggia
Fossa del grano, San Severo (Fg)
L’antica locanda, Noci (Ba)
L’aratro, Alberobello (Ba)
Masseria Petrino, Palagianello (Ta)
Osteria di Salvatore Cucco, Gravina in Puglia (Ba)
Pantagruele, Brindisi
Peppe Zullo, Orsara di Puglia (Fg)
 
Tra le altre Osterie, la Puglia annovera nella guida come new entry non presenti nell’edizione 2008:
Falsopepe, Massafra (Ta)
Opus wine, San Giovanni Rotondo (Fg)
 
«L’attualità del 2008 appena trascorso ha richiamato l’attenzione degli esperti sul prezzo del cibo, tanto che persino la guida Michelin, nota per le sue segnalazioni “stellari”, ha scoperto le trattorie, mentre parecchi locali di gran nome propongono menù a prezzi turistici» afferma Paola Gho, curatrice della guida. «Slow Food in questo senso rivendica una primogenitura: dal 1991 abbiamo individuato un limite al costo del menù come fattore di selezione. Ma limitarsi a ciò sarebbe riduttivo. Le “nostre” osterie, specialmente quelle premiate con la chiocciola, esaltano una formula che affianca alla semplicità curata dell’accoglienza la fedeltà alle materie prime del territorio e alla tradizione gastronomica regionale, senza per questo mortificare la creatività dei cuochi. E dimostrano che si può fare grande qualità a prezzi contenuti».
 
Ad aggiungersi alla guida quest’anno, a sostegno di una precisa filosofia gastronomica, la prima edizione del Dizionario delle cucine regionali italiane: inventario completo e contributo concreto alla salvaguardia del patrimonio della cultura materiale del nostro Paese.
 
 
L’autore
Slow Food – movimento internazionale che promuove il piacere del cibo e del vino, diffonde l’educazione del gusto, tutela la biodiversità agroalimentare, promuove una nuova agricoltura – è anche una casa editrice specializzata in guide enogastronomiche e turistiche, ricettari, manuali e saggi sui temi dell’alimentazione. Per realizzare Osterie d’Italia si avvale di centinaia di collaboratori che verificano gli indirizzi già conosciuti e ne ricercano di nuovi, garantendo l’affidabilità e il continuo rinnovarsi della guida.

 
Curatrice Paola Gho
Titolo  OSTERIE D’ITALIA 2009
  Sussidiario del mangiarbere all’italiana
Formato 12 x 21,4
Pagine  912
Prezzo  Euro 20,14