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Partito Democratico di Capitanata e Vendola, una tregua armata

Si è tanto discusso delle nomine dei due direttori generali non foggiani ai vertici della sanità di Capitanata. Il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha infatti ignorato i nomi proposti dal Partito Democratico foggiano e con un colpo a sorpresa ha piazzato Ruggiero Castrignanò, leccese, 63 anni, già direttore amministrativo della Asl di Taranto, dopo le dimissione dell’ex commissario straordinario Donato Troiano, mentre pochi giorni dopo agli Ospedali Riuniti è stato riconfermato Tommaso Moretti, nativo di Monopoli, molto vicino all’assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco. Ex diessini ed ex diellini sono stati ‘accontentati’ con la riconferma del direttore amministrativo del Policlinico, Giuseppe Cordisco, e con quella del direttore sanitario Deni Aldo Procaccini, che però pare più che altro essere una professionalità non indicata da nessun partito politico. Ora l’attenzione si sposta su quelli che potrebbero essere il nuovo direttore amministrativo e il nuovo direttore sanitario dell’Asl. Bisogna ricordare, però, che l’attuale direttore amministrativo dell’ente di piazza della Libertà, Maria Rosaria Daniello (in quota a Rifondazione Comunista), al pari di Donato Troiano, circa un mese fa è stata raggiunta da un avviso di garanzia sulla questione relativa ai concorsi per logopedisti. L’attuale direttore sanitario, Leonardo Trivisano (segnalato dall’ex Udeur), dovrebbe lasciare l’incarico proprio in favore ‘ di un nome indicato dal Pd, che è rimasto a bocca asciutta dopo la prova di forza di Vendola che ha portato a Foggia Castrignanò. E pensare che l’attuale presidente della Regione è riuscito a sedere sullo scranno più alto di via Capruzzi proprio grazie ai voti della Capitanata, la provincia pugliese dove ha ricevuto maggiori consensi alle elezioni regionali del 2005. Non è un mistero, però, che il gradimento di Vendola all’interno del Pd foggiano sia in netto calo, vista la scarsa considerazione verso la segreteria provinciale di via Lecce. E pensare che qualcuno vede proprio nell’esponente di Rifondazione Comunista il leader del centro-sinistra pugliese. Una “ sola cosa appare certa ad oggi, ovvero la grande difficoltà che avrà Vendola nel riconquistare la fiducia degli elettori foggiani nel 2010, qualora dovesse ricandidarsi alla carica di presidente della Regione Puglia.