Menu Chiudi

RIFIUTI, CERCASI SOLUZIONI PER EVITARE L’EMERGENZA SUL GARGANO

 

Da un giorno all’altro l’emergenza rifiuti potrebbe interessare anche il Gargano con la discarica di Vieste che ha i giorni contati per l’esaurimento. Il Comune di Vieste nell’ipotesi di procedere ad un ampliamento del sito, un’iniziativa per cui la Regione Puglia prima indisponibile sembra ora mostrarsi più possibilista nel timore di finire in emergenza, ha dato incarico a due tecnici, l’ingegnere Cavaliere di Foggia e l’architetto Forte di Vieste, di realizzare un apposito studio di fattibilità. Nel contempo, per avere un dati definitivi e quindi una data certa sull’esaurimento del sito, è stata anche chiesta una perizia ad un geometra per una rilevazione topografica delle quote di volumi residui nella discarica di Landa della Serpe. Si stima che, ai ritmi attuali di conferimento, un anno di autonomia necessita di una disponibilità di 35-40 mila metri cubi.

Per definire soluzioni tese al superamento della possibile fase emergenziale ma anche per individuare interventi per la programmazione ordinaria del ciclo dei rifiuti, lunedì scorso 12 gennaio si sono riuniti a Foggia i sindaci dei Comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale ATO Fg/1, guidati come presidente dal primo cittadino di Vieste, Ersilia Nobile. L’incontro si è svolto presso gli uffici della Provincia alla presenza dell’assessore all’Ambiente di Palazzo Dogana, Stefano Pecorella e per la Regione Puglia del dirigente del settore Ecologia Antonello Antonicelli.
Primo argomento dibattuto è stato l’operatività dell’ATO, la cui costituzione formale è peraltro ancora viziata dalla mancata sottoscrizione dell’atto costitutivo da parte di quattro sindaci. Si è comunque deciso di procedere alla nomina del relativo consiglio di amministrazione, un adempimento per cui ci si è aggiornati a lunedì 19 gennaio.
Si è poi passati a valutare le condizioni della discarica di Vieste ormai prossima all’esaurimento. Una situazione per la quale secondo l’assessore provinciale occorrono interventi strutturali “collocati all’interno di una pianificazione strategica che permetta di superare l’emergenza ponendo le condizioni perché la gestione ordinaria sviluppi percorsi in grado di prevenire difficoltà e nuovi problemi”.
Nell’immediato, in attesa di poter procedere all’ampliamento del sito che, per ridurre gli ingombri dei conferimenti, andrebbe affiancato ad un’attività di triturazione e preselezione spinta dei rifiuti, il Comune di Vieste ha proposto da subito un conferimento delocalizzato dei rifiuti da parte dei quei Comuni che oggi afferiscono al sito viestano Ovvero ogni Comune, anziché far riferimento a Vieste, dovrebbe conferire in altre discariche limitrofe. Così per Vieste ci sarebbero ulteriori mesi di autonomia, un tempo utile anche a far partire i lavori di adeguamento.
Per la discarica di Vieste l’idea esposta dall’assessore Pecorella, condivisa tanto dalla Regione, è quella di realizzare mini-impianti di compostaggio [vedi foto], ovvero per produrre compost (fertilizzante naturale) dal trattamento della cosiddetta frazione umida. Per realizzare tali impianti si godrebbe di finanziamenti della Regione Puglia, per siti a servizio di gruppi di Comuni dell’ATO, il tutto provvedendo però nel contempo a incrementare la raccolta differenziata attraverso il trasferimento da parte della Provincia di risorse economiche.
Varie, dunque, le ipotesi prospettate ma l’unica certezza resta l’incalzare del tempo.