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Crisi, la Regione Puglia vuole aiutare i disoccupati puntuali con le bollette

Ottenere un prestito bancario nonostante bassi salari, poche garanzie e mancanza di una storia di credito: è la possibilità nuova che la Regione Puglia si propone di procurare a chi, già in una condizione di debolezza, si trova di fronte a barriere insormontabili per poter accedere al credito. Il modo è assolutamente innovativo: consiste nella possibilità di certificare l’affidabilità creditizia di un cittadino attraverso il puntuale pagamento delle bollette, a cominciare da quelle dell’Acquedotto Pugliese, ma anche del gas, dell’elettricità, del telefono. Molto spesso infatti la difficoltà di accesso al credito è dovuta alla mancanza di "informazioni certificate" che le banche o le finanziarie possano utilizzare per valutare l’affidabilità del cliente. Una condizione che accomuna in Puglia un numero molto elevato di persone: ad esempio i giovani di età inferiore ai trent’anni che formano un esercito di 700mila persone, gli immigrati adulti, in Italia da almeno un anno, che secondo i dati Inail sfiorano le 68mila unità. A questi si aggiungono i giovani imprenditori e tutti i pugliesi che pur avendo già contratto prestiti desiderano incrementare l’accesso al credito. In tutto, almeno un milione di persone, rese oggi ancora più deboli dall’attuale congiuntura economica. Da qui l’idea di uno studio di fattibilità per trovare approcci innovativi alla costruzione del curriculum del buon pagatore per chi, altro non ha, se non le bollette regolarmente saldate.
I protagonisti di questo progetto, che si intitola "Credito e inclusione sociale", sono la Regione Puglia, principale sponsor dell’iniziativa attraverso gli Assessorati allo Sviluppo economico e alla Solidarietà, l’Acquedotto Pugliese, società di proprietà regionale, che fornendo i servizi idrici alla Puglia detiene i dati sulla storia dei pagamenti delle utenze da parte dei cittadini, Crif Spa, società bolognese specializzata nella gestione di informazioni e modelli di valutazione del merito di credito, utilizzati dalle principali banche e finanziarie italiane.
Hanno firmato oggi il protocollo d’intesa dal quale prende il via lo studio di fattibilità del progetto, studio che dovrà avere una durata complessiva compresa tra i 3 e i 6 mesi e che porterà alla definizione delle risorse umane e finanziarie necessarie per realizzare l’iniziativa, dei ruoli che ciascuna istituzione o società ricoprirà nel progetto e degli investimenti necessari, di ulteriori istituzioni o società da coinvolgere, della pianificazione di massima nella realizzazione del progetto stesso.
Se lo studio di fattibilità avrà esito positivo, la Regione e Crif daranno il via al progetto. Funzionerà in questo modo: il cittadino intenzionato a chiedere un finanziamento o che si è già visto respingere una richiesta, si rivolge a Crif per il Servizio Attestazione. L’azienda bolognese chiede alle società che erogano acqua, elettricità, gas, servizi telefonici i dati relativi ai pagamenti: in particolare la data in cui è stata attivata l’utenza, la storia dei pagamenti negli ultimi tre anni e gli importi pagati, la data in cui si sono verificati eventuali ritardi nei pagamenti e quando il ritardo è stato sanato. Crif verificherà anche la presenza di informazioni di rilievo sulle banche dati pubbliche e sul sistema di informazioni creditizie per includerle nella valutazione. L’esito della valutazione di affidabilità viene fornita al cittadino che può presentarla all’istituto di Credito al quale richiede il finanziamento.