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Il presidende del Cotup Manzionna: “Prefetto e Questore urgono rinforzi a Vieste”

“Lancio un appello al Questore e al Prefetto di Foggia: dovete immediatamente potenziare sensibilmente le forze dell’ordine a presidio di Vieste. Il problema della criminalità è serio”. Questo il grido di aiuto dì Gigi Manzionna, leader degli operatori turistici del Gargano e presidente del Cotup, a seguito della devastazione della struttura del Quesenada, ultimo inquietante episodio avvenuto a Vieste lunedì sera.  Proprio in virtù dell’ennesimo atto criminale, il proprietario Michele Nobiletti, aveva annunciato, la messa in vendita della struttura, in quanto denota «una mancanza totale di tutela del territorio circa quanto concerne la sicurezza ed il controllo di tali atti delinquenziali”. Ora a distanza di 24ore il problema della criminalità, sempre smorzato dalle forze dell’ordine e dal sindaco, viene amplificato da Manzionna, che appare seriamente preoccupato per la situazione venutasi a creare. “E’ una vita che noi operatori turistici chiediamo il rinforzo delle forze dell’ordine-chiosa l’imprenditore. E’ un problema di natura politica. I nostri amministratori si devono prendere la responsabilità di portare avanti questo impegno per il territorio. Credo che bisogna ubicare a Vieste una sede distaccata della Questura di Foggia, o quantomeno rinforzare gli uomini a disposizione dei Carabinieri e della Polizia stradale, che purtroppo devono presidiare un’ampia fetta di territorio garganico (e hanno a disposizione mezzi insufficienti)aggiunge-. La scarsità di forze dell’ordine e il proliferare della criminalità, sono problemi endemici a Vieste. Gli episodi criminosi sono a periodi, ad ondate, e bisogna capire cosa sta succedendo. Non sono problemi che riguardano solo gli operatori turistici, ma tutta la cittadinanza. Non ritengo che siano fenomeno soli invernali, quando i ragazzi si annoiano e fanno le bravate, anzi, d’estate la situazione peggiora”. Manzionna incalza l’argomento. “Quest’estate è stata una stagione triste per i furti e i danni a discapito delle strutture turistiche. Quotidianamente, i malviventi si introducevano nei bungalow, facevano razzia dei beni di proprietà dei clienti, e poi danneggiavano le strutture e i veicoli. Danni d’immagine ed economici incalcolabili – sottolinea-. Di fatti, i clienti non tornano più, se la prendono con noi operatori turistici, accollandoci tutte le colpe per quanto accaduto. Inoltre, le assicurazioni non hanno pagato, in quanto la clausola della responsabilità civile non basta. Non è possibile che i delinquenti (che Manzionna apostrofa pesantemente) debbano rovinare il lavoro e i sacrifici di tanti anni”. L’imprenditore sente visceralmente il problema, e cerca in tutti i modi di stimolare il mondo istituzionale e politico. “Il pericolo è la notte, il numero delle forze dell’ordine è esiguo rispetto alle esigenze del territorio. Per esempio, se una pattuglia è su al Convento, e succede qualcosa nella zona di San Lorenzo, non fa in tempo ad intervenire tempestivamente. Ma dove non arriva il pubblico, deve arrivare il privato, anche se i costi sono molti elevati-continua-. Intendo dire che bisogna presidiare le strutture turistiche con il potenziamento delle guardanie private (le guardie giurate), con i sistemi di videosorveglianza. Ovviamente, tutto questo ha un costo elevato, e non rende giustizia a chi paga regolarmente le tasse allo Stato. Credo che la migliore panacea ai nostri mali, sarebbero le squadre investigative in borghese, come è accaduto qualche anno fa. Allora, tutto fu riordinato, perché c’erano controlli a tappeto veri, perché controllori e controllati non si conoscevano, e quindi non c’erano condizionamenti reciproci. Altra idea che a me piace, è la ronda continua dell’esercito per la città, proprio come accade a Napoli”. In conclusione, Manzionna, pone una riflessione al settore turistico locale. “Sono solidale con Nobiletti, perché quanto accaduto è grave. Ritengo che la sua proposta di voler vendere il Quesenada, sia solo uno sfogo a caldo, ma se davvero dovessimo perdere questa struttura, sarebbe un duro colpo per il turismo garganico; Non bisogna gettare la spugna, ma convivere con i problemi per risolverli. Mai a Vieste nessun operatore ha ‘sbaraccato’ per la criminalità, benché in passato essa la faceva davvero da padrona-conclude-. Per me non né è un problema sociale, perché non si diventa criminali di punto in bianco, né una situazione circoscrivibile a Vieste, perché credo che anche sul resto della costa garganica ci siano queste situazioni”. Le riflessioni e le dichiarazioni di Manzionna sono lo specchio della preoccupazione dei cittadini viestani, che sul forum di OndaRadio, sfogano tutti i loro pensieri e perplessità. “Dobbiamo ricordarci di quando l’inverno scorso nel periodo delle innumerevoli rapine il nostro sindaco ci ha detto va tutto bene?” -afferma unviestano-. “Scoperta dell’H20 calda-ribadice – Mòfor- Vieste è una vita che fenomeni del genere restano impuniti ed è una- vita che FF.00 ed Amministratoti nonché Prefetti, dicono che la delinquenza viestana è nulla confronto a quella di centri come BA, FG o altro. Anche un mal di testa può essere una spia di qualcosa di grave ma ciò non toglie che non vada curato in maniera adeguato!”. “E’ incredibile-scrive sdegnato Matsilve-Si riesce a nascondere dietro qualcosa di evidentissimo.. .caro comandante non mi venga a dire che la delinquenza e’ in diminuzione nel nostro paese..Non diciamo baggianate..fino a tre anni fa non si muoveva una virgola..ora mmmmmm…che sconforto sentire queste dichiarazioni”. –
Matteo Palumbo
L’Attacco