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Discarica di Vieste, Riccardi chiede il commissariamento del Comune

“per evitare al Gargano l’emergenza rifiuti in piena estate”

 

“Se davvero si vuole evitare che sul Gargano le spiagge siano sommerse dai sacchetti di immondizia la prossima estate, la Regione Puglia, nella persona del commissario per l’emergenza rifiuti, deve adoperarsi per attivare le procedure di commissariamento del Comune di Vieste”.
È la “soluzione obbligata” indicata da Angelo Riccardi, consigliere regionale del PD, dopo che l’assessore regionale all’Ecologia, Michele Losappio, “ha, di fatto, bocciato il progetto di ampliamento della discarica viestana.
La capacità di smaltimento dell’impianto, che serve Vieste ed altri 6 Comuni del Gargano, si è esaurita lo scorso 28 febbraio, “esattamente la data indicata dal sindaco nell’incontro istituzionale del 3 febbraio – riprende Riccardi – quando annunciò la presentazione di un progetto per l’utilizzo di altre volumetrie; progetto che non è mai stato trasmesso in Provincia o in Regione”.
Da questi stessi Enti, l’Amministrazione comunale di Vieste ha poi ottenuto il via libera a sversare i RSU fino al 10 marzo: “Tempo concesso per l’elaborazione di questo ormai fantomatico progetto, trasformato dal Comune in un impraticabile ampliamento della discarica; ampliamenti che come noto a tutti, tranne che alla sindaca di Vieste, sono vietati”.
“E’ oltremodo evidente l’incapacità dell’Amministrazione comunale viestana a gestire un problema tanto complesso – continua il consigliere regionale del PD – ampiamente prefigurabile già 2 anni fa, quando l’attuale Giunta si insediò. Tutto questo tempo è trascorso inutilmente ed oggi quella stessa Giunta pretende di avere la capacità e la credibilità necessarie per affrontare e risolvere un’emergenza che non ha scongiurato. Manca meno di un mese all’apertura della stagione estiva, che proprio a Vieste coincide con le festività pasquali, e l’arrivo dei turisti potrebbe infliggere un colpo mortale al già precario ciclo di smaltimento dei rifiuti. Un colpo che l’economia e l’immagine del Gargano e della Capitanata non possono permettersi – conclude Angelo Riccardi – Un rischio che deve essere scongiurato dall’intervento della Regione Puglia e del Governo”.