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Oggi moriva Andrea Sacco Sbarlagammë, cantore del Gargano

In quasi un secolo Andrea Sacco ha narrato il sistema dei valori del mondo orale e contadino del Gargano

 

Nato nel 1911 a Carpino Andrea Sacco è stato il massimo interprete della tradizione musicale del Gargano sia come cantore e suonatore di chitarra battente che come depositario di un vastissimo repertorio di “sonetti”.
Oltre al suo “sonetto” più famoso, Accomë j’eia fa’ p’ama ’sta donnë, due espressioni circolano più di altre intorno a Zi ‘ndrea: "Chi suona e canta non muore mai" ed "Io sto qua. Quando volete venire io sto qua".
Oggi a tre anni dalla sua morte incominciamo a comprendere perchè esse continuano a rimanere nelle nostre menti.
Prima di tutto perchè Zi ‘ndrea non si riferiva a se stesso, alla sua persona quando ci diceva che non sarebbe mai morto. Infatti voleva dirci, con la semplicità e l’autenticità che lo contraddistingueva, che ciò che lui rappresentava, il suo canto e il suo suono e il suo repertorio di "sonetti" non sarebbero mai scomparsi.
Zi ‘ndrea per quasi un secolo di vità ha sentito come una missione narrare il mondo orale e contadino perchè sapeva che era l’unico modo che aveva per trasmetterci i valori di una civiltà che sarebbe di li a poco scomparsa.
Sapeva che era uno strumento di trasmissione e che doveva fare di tutto per trasmetterli ad altri più giovani di lui, cosi come era da sempre avvenuto.
Ma solo a conclusione del suo percorso di vita, Zi ‘ndrea aveva capito e svelato al suo nuovo amico, ‘nrico Noviello leader dei Malicanti che oggi lo commemora, che non vi era pericolo, che ciò che si ostinava a trasmettere non sarebbe scomparso con lui. Quello che lui aveva appreso da altri, altri li avevano appresi da lui e a loro volta li avrebbero trasmessi ad altri ancora e cosi per sempre.
Certo le modalità e le occasioni della trasmissione sarebbero cambiate e come sarebbe potuto essere diversamente? Anche lui li aveva appresi in modo diverso dai suoi precedenti. Ma non sarebbe certo cambiata la funzione che essi svolgevano, cioè veicolare simboli e valori.
Ma Zi ‘ndrea ci aveva anche voluto dire che per proseguire questa magia, questo eterno rito magico, chi desiderava essere un nuovo strumento di trasmissione aveva un modo efficacissimo per diventarlo: venire a Carpino a trovarlo.
No, non è sufficiente ascoltarlo, magari in un archivio sonoro. No, lo sa benissimo ‘nrico, occorre venire a Carpino sul Gargano. Occorre diventare un suo compagno. Solo a contatto con la comunità d’origine che li ricrea continuamente in funzione dell’ambiente, della loro interazione con la natura e la loro storia, i simboli e il sistema dei valori imbevuti e veicolati nei canti di Zi Andrea Sacco vi saranno svelati.
Andrea Sacco muore a Carpino all’età di 95 anni, il 17 marzo 2006.

Ufficio Stampa – Associazione Culturale
Carpino Folk Festival – Antonio Basile