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Vico / «Parco naturale degli agrumi» ispezione dell’Istituto di Acireale

Prende corpo la proposta di legge per custodire un patrimonio ambientale di notevole importanza, non tanto in termini economici, quanto sotto l’aspetto paesaggistico e storico. I componenti la delegazione dell’Istituto sperimentale per l’agrumicoltura di Acireale, su mandato della commissione agricoltura della Camera dei deputati, hanno raccolto gli elementi conoscitivi riguardanti gli agrumeti del Gargano.  In particolare, si sono soffermati sull’attuale stato di conservazione e, naturalmente, se tutto ciò è in coerenza con quelli che sono gli  obiettivi e le finalità del provvedimento legislativo che, vogliamo ricordare, è in fase di elaborazione presso l’apposita commissione della Camera. I componenti la delegazione hanno ricordato che, una volta approvata la legge, sarà possibile intervenire per «ricostruire e conservare un habitat  e un paesaggio tipico, caratterizzato da una significativa valenza storica, socioculturale e, naturalmente, ambientale». A fare da cicerone l’ag ronomo ed esperto del Parco Nello Biscotti. Anche per l’assessore comunale all’agricoltura, Roberto Budrago, il «valore di sostegno della legge per incentivare e salvaguardare la presenza degli agricoltori nelle campagne come veri manutentori del territorio, contro il grave fenomeno dell’abbandono e la ricaduta sull’ecosistema». Infine, il responsabile agrumicoltura dell’Ispettorato agricoltura di Foggia, Giovanni Granatiero, ha garantito l’interesse e l’impegno della Regione nella salvaguardia delle specificità e nel mantenimento degli ecotipi, a partire proprio dai giardini di agrumi”.  Ad accompagnare i componenti la commissione, anche un esponente dell’Oasi agrumaria”, Dino Saggese. Dunque, si va verso una legge che, finalmente, vuole guardare a quest’altra eccellenza del  Gargano, in termini propositivi per garantire la sopravvivenza di un patrimonio che ha assicurato a tante generazioni occupazione e, quindi, fonte di guadagno. L’iniziativa, di Paolo Russo (Pdl), il quale ha spiegato che gli agrumeti che si vgliono recuperare e salvaguardare, sono altrettante “car toline” dell’Italia che rischiano di sparire, insieme alla cultura e alla tradizione arrivate fino a noi nel corso dei secoli. Per il parlamentare, i limoneti di Acireale e quelli di Limone sul Garda, i terrazzamenti secolari della costiera amalfitana, gli agrumeti del Gargano e delle coste della Calabria vanno tutelati per l’in – discutibile patrimonio che ancora rappresentano.

Francesco Mastropaolo