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Disposta l’abolizione dell’obbligo di tenuta del libro soci

Ancora una volta le Camere di commercio sono protagoniste di un altro passo avanti nel cammino verso la semplificazione amministrativa, la trasparenza del mercato e la riduzione dei costi a carico delle imprese. Con la legge 2/2009, di conversione in legge del decreto legge 29 novembre 2008 n.185 è stata, infatti, disposta l’abolizione dell’obbligo di tenuta del libro soci e del deposito annuale dell’elenco soci, per le società a responsabilità limitata e per le società consortili a r.l. Gli effetti relativi all’iscrizione nel libro soci dei trasferimenti di quote sono sostituiti dall’iscrizione nel Registro delle Imprese, non solo nei confronti dei terzi ma anche nei confronti della societa’. Entro il termine del 30 marzo 2009 (sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge), gli amministratori delle società dovevano presentare, all’Ufficio del Registro delle Imprese, una apposita dichiarazione per integrare le risultanze del Registro delle Imprese con quelle del libro dei soci e in particolare per comunicare la compagine sociale aggiornata con le informazioni relative al domicilio di ciascun socio e ai versamenti sulle singole quote.Tutto ciò ha richiesto un impegno particolarmente intenso per la Camera di Commercio di Foggia, presso la quale sono state presentate circa 5700 dichiarazioni di integrazione, (circa ottocentomila in tutta Italia). Attraverso il call-center della Camera e il sito web della Camera sono state fornite agli utenti tutti gli strumenti informativi utili a garantire il rispetto della legge. Intenso e proficuo anche il lavoro di collaborazione con gli ordini professionali. Con questo ulteriore riconoscimento, il nuovo impianto normativo fa emergere una nuova importante funzione del Registro delle Imprese, che va ben oltre la tipica funzione pubblicitaria e informativa, in quanto "costitutiva" dello status di socio a tutti gli effetti nei confronti della società, con particolare riferimento all’esercizio dei diritti amministrativi (ad esempio di intervento e voto) correlati alla titolarità della partecipazione.