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Droga: 11 arresti a Vieste ( 4 )

Oltre alle numerosissime intercettazioni ambientali e telefoniche nel blitz della scorsa notte, che ha visto una cinquantina di nomini coinvolti sul territorio, determinante è stato l’uso delle telecamere di video sorveglianza che si trovano a Vieste. Sono state proprio le telecamere infatti a fornire i dettagli di quanto avveniva da febbraio 2007 a marzo 2008 nel centro del Gargano. Sono stati i filmati a fornire le immagini, i luoghi e gli orari degli incontri di questi pusher della droga arrestati la scorsa notte. Grazie ai numerosissimi filmati visionati in questi quattordici mesi di indagini i carabinieri hanno potuto documentare ed accertare gli ottanta spacci accertati durante l’operazione. Spacci che avvenivano nella piazza centrale e alla rotonda della Marina Piccola di Vieste, ma anche nel centro storico, principalmente nelle prime ore del pomeriggio oppure a notte inoltrata. Dopo aver visionato i filmati è iniziata l’attività di appostamento, che non sarebbe potuta avvenire se le telecamere non avessero fornito l’identikit preciso, ovvero il volto dei pusher. Visionare la totalità dei filmati è stata un’attività onerosa ma indispensabile. Si tratta in tutto di una decina di apparecchi che hanno iniziato a fornire ausilio al lavoro degli investigatori già nel febbraio del 2007, quando si cercava di risalire agli autori dell’incendio dell’auto di Carlo Nobile. In quell’occasione, cercando di trovare quelle tracce, sono iniziate ad emergere i primi video filmati della rilevante attività di spaccio. E così il filone dell’attività si è spostato. Sul territorio, oltre alle telecamere che hanno supportato le indagini e che continueranno a farlo, anche un incremento degli uomini delle forze dell’Ordine. E altri ne arriveranno nel prossimo mese e mezzo, come ha annunciato il Procuratore di Foggia Vincenzo Russo. “Ma né telecamere, nemmeno un esercito di uomini potranno però servire senza la diffusione di una cultura della legalità”.
Tommi Guerrieri