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GASTRONOMIA, UN PIATTO VIESTANO HA VINTO IL «PREMIO DELLA CUCINA MEDITERRANEA ANTONIO AMATO»

 

Nel mese di marzo si era svolto a Mesagne (Brindisi) il premio «Chez-Vous», una gara di alta cucina alla quale hanno partecipato giovani cuochi provenienti da tutta la Puglia. Nella competizione gareggiarono tre studenti di Capitanata accompagnati e preparati dal viestano Pietro Maggiore, docente presso l’Istituto «Einaudi» di Foggia,  sempre attento nell’utilizzare e valorizzare nei suoi piatti i sapori e gli odori della sua terra. Tutti e tre gli alunni di Maggiore salirono sul podio, ottenendo l’accesso alla fase successiva. Così lo scorso 17 giugno a Vietri sul mare  (Salerno) hanno partecipato al «Premio della Cucina Mediterranea Antonio Amato», evento che vedeva coivolte Sicilia, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria.

A rappresentare la Puglia c’era un giovane alunno foggiano seguito da Pietro Maggiore, chef diplomatosi presso l’Ipssar «E. Mattei» di Vieste ed ideatore del piatto vincitore «Un secondo in tazza» che ha lasciato a bocca aperta gli esaminatori, tutti chef di fama internazionale. Il piatto era composto da una teiera nella quale vi era un infuso fatto con buccia di limone e arancia, erbe aromatiche autoctone tipiche del Gargano, peperoncino e lacerto il quale andava a completare ed a cuocere in una tazza  (una riedizione aggiornata di un tipico piatto della cucina tradizionale). A seguire, sgombro e lacerto marinato con timo e buccia d’arancia e limone, cozze, alici, fiori di zucca all’aglio il tutto accompagnati con olio extra vergine d’oliva (dell’oleificio Fratelli Vieste), calamari al prezzemolo addolciti da pomodorino candito e pane croccante di Monte Sant’Angelo, esaltando le sapidità con tocchettini di pecorino canestrato (formaggio tipico dauno).
Ogni ingrediente è stato posto a strati in una tazza in porcellana così che tutti i sapori si amalgamassero ad ogni cucchiaiata. L’ideatore del piatto, Pietro Maggiore, e l’esecutore Ivan Diana hanno potuto ideare il tutto rispettando la materia prima, un principio alla base della cucina appresa nel corso degli anni accanto a maestri importanti.