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Foggia – Santaniello: “E’ stata interrotta anche la fornitura di democrazia “

Il promotore/ Cosa succederebbe se si scoprisse che la coalizione raccolta intorno al Pdl aveva ottenuto piú del 50% dei suffragi? Il primo scrutinio avrebbe ‘cancellato’ centinaia di voti dati al centrodestra. Foggia come la Sicilia di centocinquant’anni fa, ai tempi del ‘Gattopardo’  Se non l’avesse pubblicata un giornale serio come ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ e l’articolo non fosse di un giornalista preparato e responsabile come Filippo Santigliano avrei liquidato come letteratura fantastica o leggenda metropolitana la notizia che una prima scrematura del risultato elettorale avrebbe ‘restituito’ al centrodestra almeno settecento voti in piú.
La sacralità del voto popolare renderebbe già di per sè questa notizia grave ed inquietante; ma non si tratta di mera curiosità statistica, visto che -come sottolineato dallo stesso giornale- é in campo la ragionevole ipotesi che un conteggio corretto del voto porti la coalizione che mi ha sostenuto ad oltre il cinquanta per cento dei voti, rendendo a termini di legge inassegnabile il premio di maggioranza, e facendo del sindaco eletto Gianni Mongelli quella che in gergo si chiama ‘anatra zoppa’.
Ed é di palmare evidenza che aver saputo prima di questa circostanza avrebbe potuto modificare le scelte delle forze politiche (la coalizione di centro si sarebbe apparentata con il centrosinistra sapendo di essere comunque in minoranza?) e quelle degli stessi elettori.
Ma non voglio affrontare questo tema. che potrebbe essere interpretato come segno di un revanscismo che non mi appartiene: ripeto ora con maggiore indignazione e con il conforto dei fatti la denuncia che feci già all’indomani del primo turno: non é possibile passare sotto silenzio questo grave attentato alla democrazia.
Qualcuno ricorderà quel celebre passo del ‘Gattopardo’ in cui il compagno di caccia del principe di Salina parla del suo voto contrario al plebiscito per l’annessione al Regno di Sardegna, che il seggio del tempo aveva ‘cancellato’.
Lo stesso sopruso é stato compiuto, a centocinquant’anni di distanza, in danno di centinaia, e forse di piú di un migliaio di cittadini. E non ci si venga a raccontare che si é trattato di imperizia.
Se un arbitro fischia troppi falli o non ne fischia nessuno i suoi errori finiranno per ripartirsi in modo proporzionale; ma se fischia a senso unico, non é un arbitro inesperto: é un arbitro venduto.
Indipendentemente dall’esito delle verifiche, il pasticcio combinato ritarderà probabilmente l’entrata in attività del Consiglio Comunale, ed avrà intuibili riflessi anche sulla formazione della Giunta; e questo proprio nel momento in cui la drammatica situazione della città ne avrebbe richiesto la piena efficienza.
Ma tant’é: l’amministrazione comunale uscente, dopo quelle della luce, del riscaldamento, dell’acqua, é riuscita ad interrompere anche la fornitura di democrazia.
Ed é forse quella piú difficile da ripristinare, anche se non c’é una bolletta da pagare.

Enrico Santaniello