Il governo ha varato gli incentivi, sul piatto 254 milioni destinati a case popolari. Beneficiate le fasce deboli.
La Puglia conquista le prime posizioni per la realizzazione di nuovi alloggi popolari, secondo quanto è stato previsto nel piano casa varato dal governo Berlusconi. Il presidente del consiglio ha firmato il decreto con il quale si dà via libera ai provvedimenti, dopo l’ok della conferenza Stato regioni e del Cipe. Secondo le stime dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, in Puglia potranno essere costruiti 2mila e 237 alloggi su un totale di 12mila e 204. La regione guida la classifica insieme alla Sicilia con 2mila e 702 alloggi su un totale di 14 mila e 735. In coda la Valle d’Aosta con 28 alloggi di edilizia sociale su 152, il Molise con 37 case su 199 e la Basilicata con 116 alloggi su 632.
Il piano casa generale avrà come principali beneficiari le fasce più deboli: i nuclei familiari a basso reddito, gli studenti fuori sede, gli immigrati regolari, le giovani coppie e gli anziani. Ovviamente ci sarà bisogno della collaborazione degli enti locali che potranno in questa maniera usufruire di una serie di agevolazioni: una sorta di patto quindi tra il pubblico e il privato perché gli enti metteranno a disposizione i suoli ed in questa maniera sarà possibile costruire nuovi alloggi da affittare a canone calmierato. Il provvedimento del governo Berlusconi prevede anche la costituzione di fondi aperti non solo al pubblico ma anche al privato, come banche e compagnie assicurative. Il giro di affari si toccherebbe i 16 miliardi di euro con un indotto a livello nazionale di circa 320mila posti di lavoro. Gli investimenti previsti per la Puglia sarebbero di 254 milioni, seconda solo alla Sicilia con 307 milioni. Ora la parola spetta alle regioni. La Puglia si è già messa in movimento: l’assessora all’Urbanistica Angela Barbanente ha convocato per mercoledì prossimo una riunione con i rappresentanti di quei Comuni dove si registra un maggiore fabbisogno, per tracciare le priorità, da presentare successivamente al governo. «Questo provvedimento – spiega l’assessora Barbanente – ha avuto un iter travagliato, i fondi derivano dal programma straordinario di edilizia pubblica varato dall’ex presidente del consiglio Romano Prodi. Noi ci siamo già attivati per presentare un primo piano di interventi». Fondamentale sarà l’apporto dei privati. «I finanziamenti maggiori dati alla Puglia – conclude Barbanente – sono legati anche al fatto che abbiamo varato una serie di leggi regionali che hanno incentivato l’edilizia residenziale pubblica ».
Samantha Dell’Edera