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Palese “I debiti di Vendola non possono essere pagati dal Governo”

Il capogruppo di Forza Italia alla Regione scrive: "I debiti e lo sfascio di Vendola non possono essere sempre pagati dal governo Nazionale e dai cittadini pugliesi. E’ evidente che la Puglia sta diventando il buco nero del Mezzogiorno e che il disastro nei conti della sanità la fa avvicinare molto alla situazione delle Regioni recentemente commissariate dal Governo".

 

"La Puglia di Vendola sa solo battere cassa al Governo nazionale mentre continua a sperperare, tenere soldi bloccati a Roma per incompetenza e a non fare nulla per invertire la rotta – scrive il capogruppo di forza Italia alla Regione, Rocco Palese – da quando in Italia governa il centrodestra, dalla sinistra pugliese non si sente dire altro se non che il Fondo Sanitario Regionale è sottodimensionato. I parametri, come è noto, sono sempre gli stessi, quelli penalizzanti per le Regioni del Sud inseriti dal Governo Prodi – Bindi e sono anche gli stessi in base ai quali, per i due anni di Governo Prodi, la Puglia di Vendola ha dato assenso “al ribasso” alla ripartizione del fondo, accettando che la Puglia ottenesse meno soldi.
"Mentre Fiore e Vendola pretendono che a ripianare i loro debiti siano il Governo Berlusconi e i cittadini pugliesi con le tasse maggiorate già da due anni, la Giunta Regionale continua a tenere bloccati a Roma circa 250 milioni di euro già stanziati per la sanità pugliese, ma che non possono arrivare in Puglia perché la Regione non ha rispettato il Patto di Stabilità interno nel 2006 e non ha potuto quindi ottenere le integrazioni al FSN 2006. Chiediamo anche che fine abbia fatto e a che punto sia il piano di alienazione dei beni delle Asl presentato dall’allora assessore Saponaro per ripianare il deficit del 2007 e del quale, come noi avevamo ampiamente previsto, non si sa più nulla; chiediamo anche di capire a quanto ammonta ad oggi il deficit del 2009 visto che l’anno scorso lo stesso Governo Vendola nel Piano della Salute ammise per iscritto che il deficit cresceva per colpa di ricoveri inappropriati, spesa farmaceutica fuori controllo, acquisti di beni e servizi ingiustificati.
 
"Ad oggi nulla è stato fatto dalla Giunta per cambiare rotta. Infine, continuiamo a rilevare che le cifre del deficit fornite negli incroci di dati tra Regione e ministeri non sono reali: le cifre dei verbali dei revisori dei conti riportano perdite ben superiori a quelle registrate nei Bilanci di esercizio delle Asl. C’è un deficit superiore a quello certificato, anche perché altrimenti dovremmo definire false le varie tabelle pubblicate in questi giorni dai quotidiani nazionali, tra cui quella del Sole 24 ore del 24 luglio, in base alla quale oggi i tempi di pagamento dei fornitori da parte delle Asl pugliesi, sono di ben 403 giorni!"