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Radiazioni: come difendersi

Tra le cause ambientali che possono provocare disturbi o vere e proprie patologie, vanno annoverate anche quelle legate a fonti di inquinamento da radiazione naturale provenienti dal sottosuolo: il gas radon e il suo decadimento radioattivo in Polonio 210, altre radiazioni di tipo Gamma, ancor più potenti dei raggi X, che sono presenti anche all’interno di corsi d’acqua sotterranea in movimento: Cesio 133 unito al Polonio 210,
Selenio, Trizio, Cadmio e Palladio, tutti misurabili scientificamente.
Altre fonti di inquinamento ambientale sono quelle causate dall’uomo;
queste ultime sono molto più note in quanto i mass-media ne parlano
continuamente, come ad esempio l’inquinamento da campo elettromagnetico
artificiale, da sostanze organiche volatili, da monossido di carbonio,
da benzene.

Diagnosi e precauzioni

È possibile effettuare un check completo degli ambienti maggiormente
utilizzati dalle persone, o dove sono depositati alimenti, per poi
realizzare una diagnosi. Lo strumento maggiormente utilizzato è il
misuratore dei campi elettromagnetici, in grado di quantificare la
potenza delle radiazioni.

Il rimedio più utilizzato contro i campi elettromagnetici è il
disgiuntore di corrente, un relè di disinnesto rete, che disconnette
l’alimentazione elettrica dopo che tutti i carichi allacciati sono stati
spenti.

Prodotti efficaci per combattere le radiazioni naturali sono invece
speciali trapunte per il letto, un luogo molto importante per la salute
della persona, visto che vi si passano diverse ore, e materiali di
bioedilizia disponibili in rotoli da appoggiare al solaio o al soffitto,
che hanno anche capacità di ottimizzazione del calore. Si tratta di
schermi che non assorbono, ma deflettono le radiazioni.

Infine c’è il convertitore d’onda che riduce i danni biologici che
possono verificarsi all’uso prolungato di telefoni cellulari, utilizzato
anche come dispositivo medico.

Franco Di Cosmo