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Parco del Gargano scatta la corsa per la presidenza

I nomi: Gatta, Pecorella e Marinacci.

 

Il Parco Nazionale del Gargano è stato commissariato dal ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Ma alla a guida, in veste di commissario, resta il presidente uscente, Giandiego Gatta che punta alla riconferma per il prossimo quinquennio. Una poltrona quella dell’area protetta alla quale aspirano altri due uomini del centrodestra di Capitanata: l’assessore provinciale all’Ambiente, Stefano Pecorella (Pdl) e il consigliere provinciale nonchè ex senatore, Nicandro Marinacci (Udc). La guerra è appena iniziata. Il ministro avrà tre mesi di tempo per scegliere il nuovo presidente. Il 29 luglio scorso scadeva il manato del presidente Gatta in carica dal 2004. Due giorni prima, il 27 il ministro ha firmato il decreto indicando lo stesso Gatta commissario. Decaduti tutti gli altri organismi, quali la giunta e l’assemblea, l’attuale commissario reggerà le sorti dell’ente sino alla nomina del nuovo presidente.
Ma ora il percorso appare in salita. «Non è vero che aspiro a quella carica, ma per nessuno la situazione è precostituita o per sempre – dichiara l’assessore provinciale Pecorella – la presidenza dell’ente parco è una di quelle situazioni sul tappeto all’interno del Pdl come la candidatura a sindaco per Manfredonia e le candidature regionali. Oltretutto questo fatto del commissariamento presenta aspetti da definire». Nelle stanze della Provincia insistenti sono le indiscrezioni sul fatto che per la nomina a commissario di Gatta si sia mosso il presidente della Provincia nonchè deputato, Antonio Pepe. L’assessore Pecorella, con un legame stretto con l’altro deputato nonchè vicepresidente della Camera, Antonio Leone, si guarda bene dal prestare il fianco a polemiche interne con un altro uomo di punta del Pdl quale Gatta; ma ricorda che «per la presidenza del Parco ci vuole un accordo Stato-Regione. Per Gatta a suo tempo si mosse anche Leone. Ora tutto è da definire». Il terzo incomodo è Nicandro Marinacci, che è stato per un breve tempo alla presidenza del Gargano tra l’uscita di scena di Fusilli e l’arrivo di Gatta.
«Auguri a Gatta. L’attuale presidente tutto quello che non ha fatto spero che lo faccia in tre mesi da commissario. Il parco non può essere oggetto di spartizioni politiche – sostiene Marinacci – se mettiamo le persone solo per regnare in virtù di un incarichi politici continuerà ad incendiarsi, a non svilupparsi soprattutto nelle aree interne che sono il 90 per cento di tutta l’area protetta. Resterà un parco sedotto e abbandonato».
Antonella Caruso