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Provincia/ Stop ai corsi “fotocopia”

Agroalimentare, arigianato ed edilizia le novità dei bandi.

 

In arrivo i fondi per la delega alla formazione professionale. Ammontano a 5 milioni l84mila euro (interamente trasferiti dalla Comunità Europea, dallo Stato e dalla Regione Puglia) lo stanziamento per la Provincia di Foggia. Con questi fonsi si prevede l’attivazione di 16 corsi di formazione professionalizzante, della durata di 1.200 ore ciascuno, con 18 allievi per corso, per un numero complessivo di 288 allievi. Gli interventi di qualificazione sono rivolti esclusivamente a ragazzi che hanno assolto l’obbligo scolastico fino a 16 anni ed hanno abbandonato la scuola senza conseguire il diploma superiore. Si tratta dunque di ragazzi in dispersione scolastica privi di una qualsiasi qualificazione, quindi con il rischio evidente di andare ad ingrossare le fila dellavoro sommerso, diventando manodopera per attività lavorative irregolari. Ogniragazzo che conseguirà la qualifica, riceverà un compenso di 2mila 400 euro (2 euro per ogni ora di frequenza). Il 40 per cento delle ore sarà destinato ad attività lavorative (stage) presso aziende selezionate e convenzionate.  «Abbiamo deciso di muoverci nei campi dell’agroalimentare, dell’artigianato, delle attività culturali, dell’edilizia, dello sviluppo sostenibile — ha sottolineato ballo — perché sono gli ambiti che consideriamo coerenti con le specificità del sistema socio-economico della provincia di Foggia, nei quali deve innestarsi il processo virtuoso attivato da politiche di formazione professionale fondate sull’analisi di indicatori veri e reali. Sulla base di questa considerazione il bando che presentiamo oggi obbliga gli enti partecipanti a prevedere tre moduli speciali: uno di informazione e sensibilizzazione alle tematiche dell’ambiente, uno di formazione ed informazione relativo alle norme in materia dì sicurezza sui luoghi di lavoro ed un terzo di formazione ed informazione relativo alle norme in materia di pari opportunità. Una netta discontinuità con il passato, dunque, declinata anche per ciò che riguarda il rapporto con gli Enti di formazione. Per evitare i ‘corsi-fotocopia’ l’avviso limita la partecipazione ad un massimo di tre progetti per Ente.»