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Manfredonia – Da oggi di nuovo in mare i pescherecci sipontini

Incognita sugli indennizzi: non si sa ancora se saranno pagati o meno.

 

Riprendono il mare da oggi i 280 pescherecci della flotta peschereccia sipontina rimasti in porto dallo scorso 3 agosto per il fermo biologico. Sulla marineria di Manfredonia, però, pende l’incognita indennizzi.
“I pescatori sipontini riprendono il mare con una grande incognita poiché non si sa se saranno pagati o meno”, denunzia preoccupato Donato Carbone, responsabile provinciale Federpesca, aggiungendo che al momento non c’è ancora nessun decreto.
“Ci siamo fermati perché si pescava poco e non si riuscivano a coprire i costi di gestione, altrimenti non credo che senza alcuna sicurezza da parte del governo la marineria di Manfredonia avrebbe aderito al fermo biologico”.
“Non era mai successo nella storia del fermo biologico – commenta Donato Carbone – Non si sa se il governo voglia usare lo strumento della cassa integrazione oppure se si vuol dare un’indennità solo alle grandi imbarcazioni”.
Non ci sono purtroppo risorse per il personale imbarcato, al quale in precedenza era sempre stato garantito il minimo dello stipendio e la copertura dei relativi oneri assistenziali e previdenziali.
E tra le questioni poco chiare del fermo, anche la parentesi “Termoli” la cui marineria era ricorsa al Tar per poter riprendere il mare, salvo poi tornare in porto per un decreto del governo.
“Ciò è dovuto al fatto che il decreto del fermo viene fatto sempre all’ultimo momento. Che quanto accaduto a Termoli sia un monito per il futuro per poter programmare in anticipo le date di sosta.
Dopotutto – aggiunge Carbone – ogni anno c’è lo stesso problema quando invece le date sono note da tempo, addirittura da almeno due mesi prima”.

Maria Teresa Valente

da Manfredonia.net