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Amarcord Foggia: Zemanlandia, la terra delle meraviglie

Sono pochi gli allenatori di calcio a fregiarsi di un titolo di film oltre a quelli vinti sul campo. Su tutti si ricorda la parodia de "L´allenatore nel pallone" con Lino Banfi a riprova che almeno il cinema non ha mai preso sul serio la figura del mister.

Sarà merito del documentario Zemanlandia diretto da Giuseppe Sansonna, che verrà presentato alla Casa del Cinema di Roma il 28 settembre, se d´ora in avanti la figura dell´allenatore risulterà un po´ meno nel pallone. Anzi coinciderà con un luogo dello spirito calcistico, come nel caso di Zeman, artefice nei primi anni Novanta di un fenomeno sportivo di provincia.

Il documentario, fatto da materiali di repertorio prelevati direttamente dalle tv private locali, ripercorre le vicende del Foggia allenata dal boemo, dando la parola ai protagonisti di allora e portando alla luce i retroscena di una vera zemanmania collettiva. Si può assistere all´intervista più lunga che l´allusivo Zdenek, un personaggio tanto carismatico quanto enigmatico, abbia mai rilasciato. Lontano dai clamori dei tempo il boemo rivive l´inizio della sua carriera e l´esaltante costruzione di una squadra di esordienti a dimensione familiare.Ci sono le testimonianze dei calciatori più rappresentativi di quella esperienza non solo sportiva anche umana, come Signori, Rambaudi e Di Biagio che ricordano con nostalgia i gradoni dello Zaccheria, gli allenamenti da marines consumati sul campo in terra battuta di un oratorio foggiano.

Non mancano gli aneddoti che fanno emergere uno Zeman inedito, pur sempre con una sigaretta tra le labbra, tanto cordiale con il magazziniere quanto formale, nell´intervista a due, con l´allora presidente Pasquale Casillo. E´ significativo che sia proprio un tecnico con "zero tituli", come oggi si direbbe, a restare nell´immaginario calcistico tanto che la stampa ha coniato un neologismo, appunto zemanlandia, per indicare una mentalità di gioco che diverte divertendosi. Adesso pochi adottano quel sistema, ma nei primi Novanta fu sostenuta l´idea di zona estrema, portata avanti da una squadra neopromossa, nonostante i gol incassati, oltre che segnati, a valanga. Nonostante la mancanza di happy end, la zona Uefa sfumata all´ultima giornata della stagione 1993/94, l´uscita di scena del presidente Casillo e la partenza di Zeman per la Capitale, il film avvince in quanto inno all´idea "tout court" del bel calcio, lontano dalle tensioni e pressioni che oggi lo attanagliano. Il documentario promosso dalla Provincia di Foggia, dall´assessorato allo Sport e al turismo sarà presentato, l´ultima settimana di novembre, all´interno del Festival del Cinema Indipendente di Foggia.

Rocco RUO – redazione sportiva ondaradio

Fonte: La Gazzetta dello Sport