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Bando regionale per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia

Finanziamenti per oltre sei milioni di euro.

 

6 milioni e 500 mila euro per il recupero, la riconversione e il riutilizzo di 750 beni confiscati alla mafia. Sono i fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia con il bando “Libera il bene” illustrato a Bari e finalizzato al recupero dei beni confiscati alla mafia. I progetti dovranno riguardare, in particolare, la tutela e la valorizzazione del territorio, l’inclusione sociale e lo sviluppo della tutela ambientale. Ogni comune – secondo quanto previsto dal bando regionale – potrà presentare un solo progetto il cui costo potrà essere al massimo di 750 mila euro. La confisca dei beni è uno degli strumenti  più efficaci di lotta alla mafia. Ma la difficoltà – è stato ribadito più volte – sta  nell’ultimo miglio, quello in cui bisogna restituire il bene  all’uso sociale. E grazie a questo bando la Regione Puglia è la prima in Italia a prevedere il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. Lo scorso anno un simile progetto era stato presentato dalla Lombardia ma i fondi erano solo di 4 milioni e mezzo di euro. Un progetto che interessa anche alcuni comuni della provincia di Foggia che, in passato, aveva già riutilizzato, in particolare a Cerignola, beni confiscati alla mafia destinandoli ad altri usi.