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Regionali 2010: Cera (Udc), “Pd senza scrupoli”

Duro il commento dell’onorevole centrista alle affermazioni di Sergio Blasi in merito alla ricandidatura "fuori discussione" di Nichi Vendola.

 

"E’ bastato veramente pochissimo per avere l’esatta cognizione di come il Pd pugliese intendesse un eventuale apparentamento con l’Unione di centro. La semplice ipotesi di correre da soli ha messo a nudo il carattere velleitario, senza scrupoli, del centrosinistra pugliese, primo tra tutti il Pd di Blasi". Lo afferma il deputato pugliese dell’Udc, Angelo Cera, commentando la situazione politica venutasi a creare dopo l’affermazione del neo segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, secondo il quale la ricandidatura alla presidenza della Regione Puglia, nel 2010, di Nichi Vendola "é fuori discussione"."Oggi – afferma Cera – si percepisce con chiarezza che l’ipotesi di una Udc sola in campagna elettorale starebbe benissimo alla sinistra. Ed inoltre questa ipotesi ricomporrebbe anche i rapporti tra Vendola, il Pd e l’Italia dei Valori. Avere riconfermato come ha fatto Blasi, Nichi Vendola, mortifica chi, immaginando una stagione diversa, era andato a votare alle primarie del Pd". "La Puglia è in ginocchio, priva di ogni prospettiva di sviluppo, sommersa da scandali di ogni tipo e piena di debiti. Correre da soli alle regionali – sottolinea Cera – costituirebbe un vantaggio per la sinistra. Chi come me ha sofferto l’opposizione alla Regione Puglia per quasi quattro anni, non può dimenticare la scomparsa della legge sulla famiglia di Giovanni Copertino, l’approvazione della legge sulle coppie di fatto, l’introduzione, senza sperimentazione, della pillola del giorno dopo Rsu486, la legge sulla consulta dello sport dove con un emendamento è scomparsa la Cei, la revoca della delibera per i finanziamenti agli oratori". "Chissà che con questa decisione di Blasi – conclude Cera – non si aprano gli occhi di chi vuole decidere per la Puglia e non dimenticare come me che la Puglia è un bene da tutelare".