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In Puglia oltre 50.000 immigrati attualmente residenti, a Foggia 9.860

Sono oltre 50.000 in Puglia gli immigrati attualmente residenti. La popolazione straniera al 31 dicembre 2006 ammontava a 51.242 unità, rispetto alle 35.092 unità del 2002.

I dati emergono dal disegno di legge che prevede norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia in discussione oggi nella seduta di consiglio regionale pugliese.

Negli ultimi cinque anni – si legge nella relazione del provvedimento – ‘sembra essersi tra l’altro manifestata una marcata tendenza alla femminilizzazione dei flussi migratori: i dati, infatti, rivelano che la popolazione straniera femminile è cresciuta del 52,2%, mentre la popolazione maschile è cresciuta nello stesso periodo solo del 40,5%’.

Gli immigrati risiedono maggiormente nelle province di Bari (23.041) e Foggia (9.860). La loro residenza è concentrata nei capoluoghi di provincia (in tutto 16.308, pari a circa il 32% del totale degli immigrati.

Per quanto riguarda le aree di provenienza, il fenomeno migratorio pugliese registra nell’ultimo quinquennio un forte incremento di presenze provenienti dall’area balcanica e dell’Est europeo (27.698 presenze totali al 31/12/2006 tra Albania, Serbia, Montenegro, Macedonia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Romania, Polonia, Bulgaria, Moldavia, Federazione Russa, Bielorussia, pari al 54,0% del totale) .

‘Consistente’ è anche l’aumento di presenze provenienti dall’Estremo Oriente, che supera il flusso proveniente dall’area maghrebina. Il disegno di legge in discussione in consiglio si propone ‘di riconoscere diritti e di costruire intorno alle persone immigrate e nomadi e ai loro nuclei familiari, una rete di protezione e di inclusione, fatta di servizi, di opportunità, di strumenti di partecipazione, di relazioni’.

Nello stesso disegno di legge si trova anche l’istituzione della Consulta regionale per l’integrazione degli immigrati, l’istituzione dell’Osservatorio regionale per l’Immigrazione ‘incardinato nel sistema dell’Osservatorio regionale Politiche sociali’, la disciplina dei servizi di mediazione culturale e interculturale, le norme in materia di assistenza sanitaria, di istruzione e formazione professionale, di inserimento lavorativo, interventi abitativi, di assistenza per le vittime di tratta, violenza e schiavitù, nonchè contro la discriminazione e, infine, l’impegno della Regione e degli enti locali competenti di disporre misure integrate plurisettoriali.

Nel testo si evidenzia, inoltre, l’adozione degli standard ‘degli alberghi diffusi’, in corso di sperimentazione in provincia di Foggia per l’accoglienza socio-abitativa dei lavoratori stranieri stagionali.

Il disegno di legge è stato elaborato dall’assessorato regionale alle Politiche sociali, dopo aver ascoltato – anche in sede di commissione consiliare – soggetti istituzionali (Anci, Upi, Uncem, Ufficio scolastico regionale), prefetture, questure, ispettorati del lavoro, organizzazioni sindacali, associazioni culturali, di cooperazione e di volontariato.