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Sannicandro/ “Non volete prendere i nostri rifiuti? Ed io faccio intervenire il prefetto”

Il sindaco Squeo dopo la minaccia del primo cittadino di Vieste che rifiuta il conferimento.

 

Ha chiesto l’intervento del prefetto, il sindaco di San Nicandro Costantino Squeo, per evitare un “danno grave ed irreparabile alla salute dei cittadini con nocumento all’igiene pubblica” che potrebbe derivare dal diniego di accesso alla discarica di Vieste minacciato dal comune guidato
da Ersilia Nobile per il conferimento dei rifiuti in discarica. Il comune di Vieste, infatti, ha minacciato di impedire al comune di San Nicandro di conferire i rifiuti in discarica a partire dal prossimo 1° dicembre, con una deliberazione adottata dalla giunta comunale. Il mancato ripianamento dei debiti pregressi (dal 2000 al 2006) ai quali si sarebbero aggiunte altre pendenze sulle due annualità più recenti, avrebbero spinto il Comune di Vieste, a pochi giorni dal decreto regionale che ha disposto la realizzazione dell’impianto complesso per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio di San Nicandro, a prendere la drastica decisione. Provvedimento che creerebbe gravissimi disagi alla città di San Nicandro, avverso il quale il sindaco di San Nicandro ha richiesto l’intervento del prefetto, versando la somma di 102.513 (sacrificando servizi altrettanto necessari ed indispensabili) al comune di Vieste, per ecotassa e conferimento dei rifiuti relativi ai mesi di febbraio, marzo, aprile 2009. Oltre al versamento di una parte delle annualità inevase è stato anche assunto l’impegno a definire un piano di rientro dei debiti pregressi (la giunta delibererà in merito domani). Impegno che trova la sua garanzia in alcune considerevoli somme che il comune dovrebbe incassare a breve, fra le quali quella, certa, di 1.100.000 euro dal Ministero degli Interni (rinveniente dal residuo attivo del 1997) cui si aggiunge il credito di 1.013.917 euro nei confronti di Tributi Italia Spa (ex San Giorgio Tributi) a seguito del decreto ingiuntivo presentato dal Comune e sulla cui provvisoria esecuzione il giudice del Tribunale di Rodi Garganico dovrebbe sciogliere la riserva a giorni. Ed è proprio la “pessima gestione” dei tributi da parte della ex concessionaria del servizio tributi (l’esternalizzazione è stata revocata dall’attuale amministrazione) ad aver pregiudicato la liquidità attuale del Comune di San Nicandro, il cui credito nei confronti di essa è riconducibile quasi completamente ad introiti della Tarsu incassati e non versati al Comune. Un vero e proprio “cappio al collo” quello della attuale Tributi Italia Spa (ex San Giorgio) del quale San Nicandro è stato fra i primi Comuni a liberarsi e il cui caso sta scoppiando in questi ultimi tempi su scala nazionale. Per quanto riguarda i debiti pregressi, invece, la nota del sindaco Squeo al prefetto, documenta (allegando anche i relativi prospetti) i versamenti effettuati dal suo insediamento (giugno 2006) ad oggi, per circa 900.000 euro, che dimostrano “inconfutabilmente” la buona volontà dell’amministrazione comunale, “nella sincera considerazione di aver fatto davvero l’impossibile per risolvere la problematica”, evidenziando invece, come dal 2000 al 2006 era stata versata soltanto la somma di 584.017 euro (per giunta esclusivamente durante la gestione commissariale 2005/06) “senza che il Comune di Vieste avesse giammai posto in essere atti similari”.
Anna Lucia Sticozzi