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Padre Pio in tribunale un processo che scotta

La prima volta nella storia che il DNA di un santo finisce in tribunale in una vertenza civile. Nella fase del processo il DNA di padre Pio e un un pronipote in difesa della memoria del Santo più amato dagli italiani.

Riesumazione e traslazione di Padre Pio: un processo che scotta! L’avv. Francesco Traversi è pronto per la comparazione del DNA di padre Pio con i resti (che nessuno ha visto) del Santo "raccontati" da Mons. Domenico D’Ambrosio, (trasferito a Lecce dopo il periodo della riesumazione).

Il processo che vedrà il DNA del santo come prova in Tribunale tarda a partire, perchè secondo alcune indiscrezioni trapelate dagli uffici del Tribunale di Foggia, il processo non trova un giudice che voglia affrontare il processo del secolo. 

Negli uffici del Tribunale di Foggia si respira aria amara…l’amaro in bocca tutti i maggiori Tg internazionali e la stampa italiana ed estera si sono interessati alla vicenda, ma nonostante i processi che si sono susseguiti nelle aule del Tribunale di competenza, c’è ancora qualcosa che non quadra, la maschera di silicone apposta sulla "presunta" salma del Santo nasconderebbe in se un grande segreto, ed è per questo che i devoti del Santo sono divisi dall’accettare il mistero oppure vedere come San Tommaso.

In effetti qualcosa non quadra: ed è proprio in relazione alla salma che nessuno della società civile e religiosa, eccetto il vescovo trasferito, l’hanno visto.

Il DNA di padre Pio, come prova regina nel processo, che tarda a partire nel Tribunale di Foggia, perchè il fascicolo è una patata troppo bollente e l’ultimo giudice competente ha rimesso nelle mani del Presidente Francesco Infantini, il fascicolo inerente alla riesumazione, e del contenuto del sarcofago d’argento di padre Pio, dovrebbe far chiarezza, almeno si spera, in merito a quanto ritrovato e non fatto vedere al Popolo di devoti di padre Pio dal giorno dell’apertura della cassa da morto anche su quel versante c’è una tesi di mons. Villa del mensile cattolico Chiesa Viva che asserisce che la riesumazione sia stata fatta nel mese di novebre del 1998 anche in quel caso le indagini sono volte ad appurare la verità…che si spera non tardi a venire per mettere la parola fine a questo brutto capitolo della storia contemporanea di padre Pio.

Giuseppe Saldutto

(Comunicato stampa)