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Auditorium della musica popolare proposto dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival

Continua la campagna dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival per l’Auditorium della Musica Popolare del Gargano.

 

Non permetteremo che si ritardi ancora la possibilità di dotare tutto il Gargano di un centro culturale in grado di incentivare attività ed eventi culturali di richiamo di scala nazionale e internazionale per rilanciare anche nel nostro territorio uno sviluppo sostenibile.

Il 17 dicembre, Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, Comune capofila del Piano strategico “Capitanata 2020”, ha chiuso con la Regione Puglia l’intesa su 34 milioni 377mila 370,72 euro, il 90 percento delle risorse assegnate nell’ambito del Programma stralcio.
In questo modo i primi progetti della gerarchia della pianificazione strategica di “Capitanata 2020” potranno essere cantierizzati.

Nei giorni scorsi il monito della Cabina di Regia "tutti i progetti candidati al Programma Stralcio restano confermati e si chiederà alla Regione Puglia di sostenerli finanziariamente, a prescindere dai limiti prefigurati negli Assi e nelle Linee di intervento del Programma Operativo FESR 2007-2013 per le Aree vaste".
Solo cosi afferma il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, si potrà "dare valore e conservare coesione intorno al Piano strategico Capitanata 2020".
E di fatti è cosi. Soli cosi si può conservare la coesione di tutte le aree vaste della Capitanata compreso il Gargano.
Diversamente al danno si avrebbe ancora una volta la beffa.

Ricordiamo che a suo tempo allorquanto si trovò l’accordo per il primo stralcio fummo molto critici con i criteri adottati per la formazione della gerarchia dei progetti perchè danneggiavano ancora una volta il Gargano a vantaggio delle altre aree della provincia di Foggia. Critici fummo anche quando vi fù l’assegnazione delle prime risorse da parte della Regione Puglia perchè le decisioni prese dalla classe dirigente foggiana, in particolare quella di non aver istituito un Area Vasta per il Gargano, aveva fatto si che il traino turistico di tutta la Puglia fosse stato di fatto danneggiato anche in rapporto all’altra Area Vasta quella dei Monti Dauni.

Adesso bisogna rispettare la gerarchia del piano strategico perchè è l’ora per il nostro territorio.
E’, cioè, l’ora di puntare agli investimenti per la valorizzazione delle risorse culturali, naturali e sul pieno sviluppo delle potenzialità turistiche del territorio garganico.
Come ci ricorda Giovanni Dello Iacovo, responsabile delle Relazioni esterne e istituzionali "Capitanata 2020", mercoledi prossimo 23 dicembre è fissato un incontro specifico sul recupero dell’Abbazia di Calena.

Per quanto ci riguarda il 2010 deve essere l’anno in cui puntare su una infrastruttura assolutamente necessaria per l’attrattività e per rendere urbano il Gargano che ha tanto bisogno di urbanità.
Nel corso del 2009 centinaia fra artisti, giornalisti, scrittori, registi, politici, albergatori, associazioni culturali, semplici simpatizzanti e tanta gente comune hanno sottoscritto il nostro appello per l’arte, la cultura e lo spettacolo anche sul Gargano.
Il 2010 deve essere l’anno dell’Auditorium della musica popolare come proposto dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival, un luogo della cultura che trasformi il Gargano in un grande parco abitato dalla musica come è sempre stato nella sua storia.

Al momento nella pianificazione strategica, l’Auditorium è classificato sotto l’obiettivo di indirizzo "Città e Solidarietà" al III Livello, in una scala di priorità che va da I al IV, come: struttura di accoglienza a supporto del “Carpino Folk Festival”.
I soggetti coinvolti sono il Comune di Carpino, la Provincia di Foggia e il Parco Nazionale del Gargano. Importo stimato 3.150.000,00 Euro.
E’ l’ora di partire con gli studi di fattibilità e il progetto di dettaglio.

Per essere chiari non si sta parlando di una struttura minore, una nuova colata di asfalto e cemento come quelle che si vedono in tante cittadine italiane. Si discute di una struttura multifunzionale che agisca sia come sofisticato strumento di forte attrazione turistica sia come strumento di normalità urbanistica, ossia un impianto che dia anche all’area territoriale vasta del Gargano la possibilità di realizzare ogni tipo di evento, da quelli artistici e culturali (concerti, spettacoli, mostre artistiche, proiezioni) a quelli economici (fiere, esposizioni) e politici (congressi, dibattiti, comizi) che sia anche una piazza dove ci sta gente che lavora, ma allo stesso tempo anche un luogo piacevole per fare soste perchè ci sono negozi, bookshop, bar e ristoranti.

Una struttura d’eccellenza, insomma, che consenta il suo utilizzo per ogni aspetto della vita sociale delle nostre terre per creare un argine al degrado sociale e all’imbarbarimento, ma allo stesso tempo capace di sviluppare nuove attività in grado di attrarre flussi consistenti e sostenibili di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica, di supportare lo sviluppo economico, l’accrescimento dell’identità culturale e sociale e di migliorare qualitativamente il sistema insediativo e infrastrutturale del Gargano, della provincia di Foggia e quindi della Puglia.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo non serve al Gargano una struttura tipo palazzetto dello sport da dedicare alla musica, ma serve un complesso multifunzionale architettonico, testimonianza dei nostri tempi, progettato da un grande architetto, nell’area definita dal Piano Paesaggistico Regionale una sorta di anfiteatro naturale del promontorio, che faccia dal punto di vista artistico da contraltare all’opera di Renzo Piano a San Giovanni R. per Padre Pio, abbiamo parlato di Fuksas e di Richard Meier.
Un esempio dell’Auditorim della musica popolare del Gargano confacente con le esigenze del nostro territorio è possibile visualizzarlo a questo indirizzo:
http://farm3.static.flickr.com/2726/4197478600_c600fafce9_b.jpg

D’ora in poi seguiremo puntigliosamente i lavori della Cabina di Regia di Capitanata 2020 e dell’Assessorato regionale alla Programmazione e Politiche Comunitarie. Un ruolo centrale potrà essere svolto anche dai Sistemi Turistici Locali e dai Sistemi turistici di prodotto, ma anche dai progetti che verrano attuati con i POIN, i PAIN e i FAS.
Ogni volta che rileveremo rallentamenti o cambi di rotta denunceremo all’opinione pubblica l’accaduto e i loro responsabili. Cosi come daremo massimo risalto ad ogni accellerazione e a coloro che ne avranno i meriti.
A questo proposito permetteteci di dire che consideriamo sconvolgenti i ritardi del Governo nazionale e del Cipe sui Fas, i fondi comunitari destinati allo sviluppo delle aree sottosvilupate. Francamente non è possibile che a ridosso del 2010 non siano ancora disponibili per le regioni del Sud le risorse del periodo di programmazione 2007/2013.

Antonio Basile