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Verso le regionali 2010/ Emiliano: «Disponibile a candidarmi senza porre alcuna condizione»

L’assemblea regionale del Pd si riunirà lunedì pomeriggio per indicare in maniera definitiva il candidato presidente.

 

Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, presidente dell’assemblea regionale del Pd della Puglia, ha deciso di dare la sua disponibilità a candidarsi alle regionali del 2010. «Accoglierò la decisione del mio partito – ha detto – senza porre condizioni». L’assemblea regionale del Pd si riunirà lunedì pomeriggio per indicare in maniera definitiva il candidato presidente alle prossime regionali.
Il sindaco di Bari ha spiegato che sono state «fondamentali» le dichiarazioni fatte nella giornata del 24 dicembre dal segretario regionale del Pd, Sergio Blasi e dal capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Maniglio, che hanno respinto al mittente la nota con cui il giorno precedente «14 consiglieri, per un totale di 7 sigle, hanno voluto aprire un fronte polemico con il Pd». Il riferimento era alla indisponibilità dichiarata da questi 14 consiglieri a votare favorevolmente l’emendamento con il quale si intende modificare la legge elettorale, facendo venir meno il principio della ineleggibilità dei sindaci e dei presidenti delle Province.
Una posizione che, secondo Blasi e Maniglio, rappresenta «il tentativo maldestro di condizionare pesantemente il dibattito interno al Pd in vista dell’assemblea regionale di lunedì 28 dicembre». «Ho capito – ha detto Emiliano – dalle dichiarazioni di Blasi e di Maniglio che è stato compreso il problema, che è quello di dare continuità amministrativa alla città di Bari, una città che non si può scontentare o danneggiare e a me questo basta, non pongo più condizioni». L’emendamento con il quale dovrebbe essere cassata dalla legge elettorale la ineleggibilità di sindaci e presidenti di Province sarà discusso dal Consiglio regionale nella seduta del prossimo 19 gennaio. Se l’emendamento dovesse passare in aula, ed Emiliano dovesse vincere le elezioni, sarebbe affidata al vicesindaco di Bari, Alfonso Pisicchio (ex Italia dei Valori, ora passato con Rutelli), la gestione del Comune e lo stesso vicesindaco avrebbe tempo un anno per portare Bari alle nuove elezioni. Il 19, quindi, deciderà l’aula. Contro l’emendamento si sono schierati anche i consiglieri dell’opposizione di centrodestra e anche assessori regionali del Pd. Oltre che, naturalmente, lo stesso attuale presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sinistra Ecologia e Libertà), che si è autocandidato alle prossime regionali, di fatto dividendo il Pd tra chi sostiene la sua candidatura e chi quella di Emiliano, sul cui nome c’è l’assenso di Udc e Idv (che su Vendola hanno posto invece il veto).
«Non perdo la speranza. Spero di potermi presto sedere intorno a un tavolo con Nichi Vendola e dialogare con lui»: è l’auspicio del sindaco di Bari, Michele Emiliano, che poco fa, rompendo gli indugi, ha dato la sua disponibilità a candidarsi per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia nella competizione elettorale del 2010. Emiliano, fino a qualche mese fa sostenitore del presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola (Sinistra Ecologia e Libertà), attribuisce ora a lui la responsabilità di aver spaccato il Pd quando, nel novembre scorso, con uno scatto in avanti, si è auto-candidato alle prossime regionali. «A Vendola dico questo: se si fosse messo a fare politica anzichè correre in avanti – ha continuato Emiliano – forse non ci avrebbe messo davanti a una scelta così difficile; è lui che sta obbligando tutti noi a fare questo che si sarebbe potuto evitare». «Il Pd – ha detto Emiliano – dispone di me, io sono il presidente del Pd e quindi io ora mi rimetto a quello che il mio partito deciderà e quello che deciderà io farò, senza porre condizioni»