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Dopo l’operazione antidroga dei carabinieri tra Cagnano e Vieste oggi gli interrogatori

Cominceranno probabilmente oggi gli interrogatori dei dieci presunti spacciatori arrestati all’alba dell’altro giorno tra Cagnano Varano e Vieste nell’ambito di una vasta operazione denominata Pittbull. Il tutto legato ad una serie di episodi di cessione di dosi che avrebbe coinvolto anche minorenni per un giro d’affari di almeno 40mila euro, accertato in soli 5 mesi, da novembre 2008 ad aprile 2009, con centinaia di episodi di scambio. Cinque i provvedimenti di custodia cautelare in carcere e altrettanti agli arresti domiciliari emesse dal gip del Tribunale di Foggia nei confronti di dieci persone, accusate di detenzione e spaccio in concorso. Cocaina, hashish ed eroina venivano immesse sul mercato viestano e dei comuni limitrofi ed in alcuni casi hanno portato anche ad episodi di estorsione e minacce nei confronti degli acquirenti che tardavano nei pagamenti. «Dammi la «bianca» (era la cocaina); cedimi la «nera» (stava per l’eroina); si parlava di «trapano» con la «cassetta degli attrezzi completa», o solo di alcuni accessori, magari «palle o palline complete o mezze vuote». Un linguaggio per depistare captato attraverso le 500 e passa telefonate ascoltate dalle dodici utenze messe sotto controllo, in cui gli uomini delle forze dell’ordine erano apostrofati come «Pitbull». Intercettazioni cominciate dopo il tentato omicidio di Marino Solitro, avvenuto alla fine del 2008 a Vieste. Di lì i militari della Compagnia di Vico del Gargano hanno intercettato il figlio sedicenne dell’uomo che parlava proprio di acquistare dosi, nella stanza d’ospedale del padre a San Giovanni Rotondo. «Posso venire? Hai la cassetta degli attrezzi?». E così è venuto Fuori il giro. Dieci come si è detto le ordinanze firmate dl gip a parziale accoglimento del Pm che ne aveva chieste 13. Tra gli arrestati: Pasquale Palumbo, 29 anni di Vieste, Ivan Pascali, Matteo Surano, Omar Trotta, Luigi Notarangelo, Giuseppe Cardone, Giuseppe Cassarà, Giovanni Iannoli e Rocco Campaniello. Sull’operazione dei carabinieri era intervenuto come, si ricorderà anche il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano il quale aveva sottolineato quanto il blitz
«confermasse l’attenzione per la sicurezza nel Foggiano». «L’operazione che ha portato all’arresto di dieci soggetti tra Vieste e Cagnano Varano è una tappa importante dell’ottimo lavoro che le forze di polizia e l’autorità giudiziaria stanno svolgendo in una zona difficile. Essa costituisce» , aveva detto ancora il sottosegretario – la conferma del livello di attenzione per la sicurezza del foggiano,
testimoniata dal coordinamento che il ministro Maroni e i vertici nazionali delle forze di Polizia hanno avviato per la Puglia del Nord a partire dal mese di novembre 2009. E’ anche una iniezione di fiducia per una Popolazione che dà i primi segni di reazione diffusa, come dimostra la recente costituzione di una associazione antiracket proprio a Vieste>>. E ora via agli interrogatori.