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Regionali/ PD Vendola e Boccia si incontrano: nessun passo in avanti

"Nessun passo in avanti". «È stata una discussione franca, lunga e utile, perchè il confronto è sempre utile ma senza passi avanti». Lo ha detto il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicola Fratoianni, che ha accompagnato Nichi Vendola all’incontro di questa sera con Francesco Boccia. Da giorni si erano invitati reciprocamente ad incontri senza mai trovare il tempo o la voglia per vedersi. Oggi Nichi Vendola e Francesco Boccia erano riusciti finalmente ad incontrarsi con il massimo della riservatezza, senza fare sapere a nessuno dove e quando. Alla fine dell’incontro nessun passo in avanti. Boccia però non demorde: insisteremo per convincere Vendola. Intanto cinque delegati del Pd chiedono la convocazione dell’asemblea del partito.Intanto cinque delegati del Pd chiedono la convocazione del’Assemblea del partito. Mentre l’on. Zazzera dell’Idv dice: ”Vogliamo soprattutto conoscere i programmi, i progetti, quello che di vuole fare per la nostra regione: noi ribadiamo di non voler partecipare alle primarie, e continuiamo ad aspettare che gli altri prendano la propria decisione con coraggio e senso di responsabilità”.

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21,40 – «Insisteremo sino all’ultimo per convincere Sinistra, ecologia e libertà (Sel) a non sottrarsi alla partecipazione alla nuova coalizione». Lo ha detto l’on.Francesco Boccia al termine dell’incontro con il governatore uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (leader di Sel) al quale ha partecipato con il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi. «È stato un incontro cordiale, franco e molto chiaro – ha aggiunto – con Blasi riteniamo, con l’incontro di questa sera, di aver completato il mandato assegnatoci dalla segreteria nazionale. Ora toccherà al Pd nella sua interezza esprimersi sulla proposta della costruzione della nuova coalizione imperniata sulle tre forze politiche dell’opposizione parlamentare e di tutti i partiti tradizionalmente vicini al Pd, novità assoluta per la politica pugliese e meridionale».

«Abbiamo ribadito a Vendola – ha sottolineato Boccia – la nostra volontà di inserire nella nuova piattaforma politica emersa in Parlamento in questi mesi tra Pd, Udc e Idv, sui due binomi lavori e piccole imprese da un lato e diritti e famiglie dall’altro, le luci dell’esperienza amministrativa di questi anni rilanciando un nuovo progetto anche sui temi apparsi più contraddittori. Non dimenticando che Idv e Udc in questi anni sono stati all’opposizione del governo di centro sinistra in Puglia».

«Abbiamo ribadito a Vendola – ha proseguito – che per ogni democratico le primarie sono un valore al quale nessuno di noi si è mai sottratto nè si sottrarrebbe per la costruzione della nuova coalizione ma è evidente anche a Vendola che Udc, Idv, Pdci e altre forze politiche sono politicamente contrarie». «Il tema oggi, alla fine del mandato esplorativo – ha concluso Boccia – è chiaro ed evidente: la costruzione di una nuova coalizione che va da sinistra all’Udc, questa la proposta sulla quale si esprimerà nei prossimi giorni il Pd. Noi andiamo avanti convinti della coerenza della proposta e della nuova stagione che abbiamo il dovere di interpretare».

21, 30 – «È stata una discussione franca, lunga e utile, perchè il confronto è sempre utile ma senza passi avanti». Lo ha detto il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicola Fratoianni, che ha accompagnato Nichi Vendola all’incontro di questa sera con Francesco Boccia. «Boccia ha chiesto nuovamente a Vendola di aderire alla sua coalizione – ha detto – e Nichi ha riproposto la sua richiesta di andare alle primarie per non spaccare il centrosinistra».

ore 21 – Da giorni si erano invitati reciprocamente ad incontri senza mai trovare il tempo o la voglia per vedersi. Oggi Nichi Vendola e Francesco Boccia, possibili candidati antagonisti del centrosinistra per le prossime regionali pugliesi, sono riusciti finalmente ad incontrarsi ma lo hanno fatto con il massimo della riservatezza, senza fare sapere a nessuno dove e quando.
 
La notizia sull’incontro, che sarebbe ancora in corso, è comunque trapelata. Vendola e Boccia sarebbero accompagnati dai segretari regionali dei loro partiti, Nicola Fratoianni (Sel) e Sergio Blasi (Pd).
Nei giorni scorsi Boccia aveva detto di avere inviato sms a Vendola chiedendo di incontrarlo senza tuttavia riceverne risposta. Ieri era stato invece Boccia, perchè impegnato in lavori parlamentari, a non presentarsi all’incontro che Vendola aveva convocato con tutti i partiti del centrosinistra.

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ORE 19 – Rumoreggia all’interno del Pd pugliese e si rafforza il fronte favorevole alla primarie che chiede di celebrare subito l’assemblea regionale del partito per decidere come andare alla scelta del candidato alla presidenza della Regione Puglia. L’opzione è se fare le primarie, come chiede Nichi Vendola (Sel), governatore uscente disposto a recedere dall’autocandidatura solo se sconfitto nei gazebo, o non farle indicando definitivamente come candidato il deputato Francesco Boccia che ha già ottenuto l’appoggio dell’Udc. Boccia ha detto chiaramente che partecipa alle primarie solo se fatte da una coalizione allargata a Idv e Udc, ma il partito di Casini, che ha posto il veto su Vendola, è anche contrario alla consultazione pre elettorale.

Ieri Vendola, dopo un giro di consultazioni tra i partiti di centrosinistra, ha lanciato un appello al Pd chiedendo di accettare la “consultazione democratica” per evitare la spaccatura della coalizione: alle elezioni il centrosinistra si presenterebbe infatti con due candidati, destinati entrambi a perdere – secondo i sondaggi – contro il Pdl che, dal canto suo, non ha però ancora indicato un candidato.

L’assemblea Pd, già rinviata a fine novembre, era stata annunciata per domani ma slitterà ancora ad una data non definita. Per il fronte delle primarie è una corsa contro il tempo perchè il timore è che rinviando troppo non ci saranno più margini per organizzare la consultazione. I sospetti e i veleni delle ultime settimane inducono i democratici pro primarie a temere che i contrari ritardino strumentalmente la convocazione. Per questo, sulla scia del presidente nazionale del partito, Rosy Bindi, che ieri si era detta favorevole alle primarie, oggi cinque delegati, primo firmatario la parlamentare Anna Paola Concia, hanno sollecitato l’assemblea.

E per la stessa ragione l’assessore regionale Guglielmo Minervini (delegato di area Franceschini) ha già annunciato che se l’assemblea non verrà convocata domani, raccoglierà le firme per l’autoconvocazione. Basta un terzo dei 126 delegati per farlo, e il fronte pro primarie pare potere contare su numeri superiori. Il problema è proprio questo.

L’area Bersani, che appoggia Boccia, rischia di trovarsi in minoranza in assemblea perchè conta una sessantina di delegati, mentre a favore delle primarie sono i 25 delegati di area Franceschini e una ventina tra le altre aree. A questi voti potrebbero aggiungersi quelli dei 35 delegati del sindaco di Bari e presidente regionale Pd, Michele Emiliano che è silente da quando, a fine anno, ha rinunciato dopo polemiche interne alla candidatura, ma delegati a lui molto vicini si sono già espressi per le primarie. Oggi Boccia e Blasi si sono riuniti a Bari per fare il punto sulla situazione, ma la ricomposizione del quadro sembra lontana.