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Mercato immobiliare, nel 2010 lievi variazioni di prezzi anche in Puglia

A Bari da 2 a 5%, da 1 a 4 a Lecce, da 0 a 3 a Taranto, a Foggia da -3 a 0.

 

Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’investimento che in quello della casa ad uso proprio.

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra – 3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’abitazione. Inoltre se si confermerà l’atteggiamento prudenziale degli istituti di credito nell’erogazione dei mutui riteniamo che, come avvenuto nel 2009, anche nel 2010 ci potranno essere delle categorie di potenziali acquirenti che avranno difficoltà di accesso al finanziamento e, di conseguenza, all’acquisto dell’abitazione.

Coloro che potranno contare su un capitale iniziale a disposizione per finanziare totalmente l’acquisto della casa o che avranno le caratteristiche reddituali per poter ottenere un mutuo si orienteranno verso le soluzioni che offrono il miglior rapporto prezzo/qualità. In particolare a Bari si stima una variazione dal 2 al 5%, a Brindisi dello 0%, a Foggia dal -3% a 0, a Lecce da 1 a 4% e a Taranto da 0 a 3%. Tipologie immobiliari e zone.

La qualità dell’immobile sarà sempre più importante, soprattutto sulle nuove costruzioni dove già da mesi si registra una maggiore attenzione agli standard costruttivi (rifiniture, efficienza energetica, ecc.) Sempre a livello qualitativo, le soluzioni di prestigio potranno confermare delle buone performance nel corso del 2010, così come lo è stato per il 2009.

Allo stesso modo gli immobili situati nelle zone centrali potranno registrare una migliore tenuta dei valori, soprattutto se continuerà l’interesse degli investitori per queste zone così come si è verificato nel corso del 2009.

La bassa offerta contribuirà a sostenere questo andamento. Nelle zone periferiche si potrà registrare una contrazione dei valori più forte soprattutto sulle tipologie economiche e popolari, acquistate da acquirenti con bassa disponibilità di spesa e necessità di mutuo importante, ora difficilmente concesso. Questo potrebbe comportare una diminuzione delle compravendite con conseguente maggiore offerta di immobili.