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Aumento di 180 euro in busta paga ai dipendenti di Sanità Service

Di seguito la nota dell’USPPI che riassume l’aumento previsto dal C.C.N.L. ai dipendenti del servizio emergenza di Sanità Service

 

E’ stato cambiato il C.C.N.L. ai dipendenti del servizio emergenza della Sanità Service, infatti agli stessi dal 1 gennaio ’10 la società in house della Asl Fg ha provveduto a uniformare per tutti i dipendenti il contratto nazionale della sanità privata AIOP.
Lo stesso porta nelle tasche dei dipendenti del servizio emergenza 180 euro netti.
Con il completamento del contratto i lavoratori della sanità service raggiungono gli stessi diritti, ma anche gli stessi doveri degli operatori sanitari del S.S.N.
Soddisfazione viene espressa da questa organizzazione sindacale, per essersi battuta affinchè fosse cambiato il contratto, ed eliminate le discriminazioni tra gli stessi dipendenti della sanità service.
Adesso aspettiamo che sanità service faccia un ultimo sforzo, quello di integrare il personale ancora in mano alle associazioni, questo permetterebbe di eliminare la discriminazione verso il personale del sub-appennino e dei paesi non ancora gestiti dalla sanità service.
Per questo, siamo pronti ad avviare qualsiasi iniziativa per difendere il potere contrattuale acquisito con la società in house Sanità Service per il lavoratori che sono stati e che saranno stabilizzati attraverso essa.
Indietro non si torna o meglio all’inferno non si torna, pensare di essere nuovamente dipendenti di cooperative che pagano 500 euro al mese con turni massacranti è pura ipocrisia.
Non possiamo permettere che i lavoratori, dopo aver acquisito la serenità economica e contrattuale, attraverso la Sanità Service, prima in puglia a costituirsi, possano essere nuovamente passati alle cooperative. Sarebbe una follia !!
Oggi tutti coloro che sono transitati nella Sanità Service riescono a fare i conti con il futuro, cosa che prima con le cooperative e con i loro sfruttatori non riuscivano a fare.
Infatti la precarietà creata prima dell’avvento di Sanità Service aveva ormai raggiunto livelli indescrivibili, basti pensare a tutti gli operatori che effettuavano tripli turni, che venivano pagati dopo mesi, che non avevano garanzia della propria contribuzione o di essere sottopagati, per un servizio che difatti arricchiva qualcuno e non di certo i lavoratori.