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Regionali/ Al via campagna primarie nel Centrosinistra

E’ partita formalmente oggi la campagna per le primarie in Puglia, che dovranno scegliere chi tra il governatore, Nichi Vendola (di Sinistra Ecologia e Libertà), e il deputato del Pd Francesco Boccia, dovrà guidare la coalizione di centrosinistra alle prossime regionali. Ma per capire che tipo di duello sarà tra i due, se sarà un confronto tra "gentiluomini" della politica o se saranno scintille, bisognerà aspettare i prossimi giorni.
Il primo appuntamento ufficiale lo ha fissato il Pd con una iniziativa a Lecce domani sera, alla quale saranno presenti Massimo D’Alema, insieme al candidato del Pd e al segretario regionale del partito, Sergio Blasi. Proprio D’Alema è stato il grande sponsor di Boccia, il tessitore dell’alleanza con l’Udc in Puglia che già alle scorse amministrative ha dimostrato di funzionare alla Provincia di Brindisi, con l’elezione di Massimo Ferrarese alla presidenza. Ieri è stato D’Alema il maggiore artefice del compattamento ufficiale del partito attorno al nome di Boccia, dopo le lacerazioni che ne hanno fin qui contraddistinto il percorso.

Ma da parte della minoranza di Area Democratica del Pd i mal di pancia non sono del tutto passati e qualcuno,a votazione avvenuta, avrebbe già detto che sosterrà Vendola. Per questo è probabile che in queste primarie D’Alema eserciterà tutto il suo peso. Vendola, al momento sembra scegliere un profilo defilato: «Non credo che mi impegnerò molto», ha detto nei giorni scorsi spiegando poi, nelle ultime ore, che la sua non sarà una campagna "megagalattica". Il motivo è anche dovuto ad una serie di impegni istituzionali – ha spiegato – che già riempiono la sua agenda per la prossima settimana. Una partenza un pò in sordina, quindi, da parte dei due candidati, che stando almeno alle prime dichiarazioni paiono più propensi al confronto che allo scontro.

Subito dopo l’investitura da parte dell’assemblea regionale del partito, Boccia, che pure qualche giorno fa non aveva risparmiato qualche frecciata velenosa all’indirizzo di Vendola, gli ha rivolto un invito esplicito: «lavoriamo insieme per la vittoria del centrosinistra qualunque sia l’esito delle primarie». Da parte del governatore la risposta non si è fatta attendere: «Io sono stato sempre a disposizione delle battaglie per la difesa della democrazia, per la difesa delle coalizioni che rappresentano gli interessi di progresso». Si vedrà nei prossimi giorni se questo clima iniziale sarà mantenuto dai due candidati.

Già da domani sera, quando Boccia sarà a Lecce e Vendola a Bari, a un incontro organizzato dal Centro di iniziativa democratica. Lì entrambi metteranno presumibilmente in campo le loro ragioni più forti. Dalla parte di Boccia il fatto di incarnare un progetto «alternativo, ampio e inclusivo». I pugliesi – afferma – «devono sapere che da una parte c’è un progetto di coalizione più piccola che è la stessa del 2005 con qualche partito in meno ed è guidata da un esponente che non è del Pd; dall’altro c’è una coalizione grande guidata dal Partito Democratico e alla quale partecipano tutti i partiti dell’opposizione parlamentare a fianco ai partiti tradizionalmente del centrosinistra».

Dalla parte di Vendola i risultati del suo governo in Puglia, ed il seguito che riscuote a ogni sua uscita "politica": «Dalla mia parte – dice in proposito – penso di avere la gente che trovo per strada e dappertutto, quella che mi dice di non mollare. Penso di avere meno sigle ma molto più cuore del popolo pugliese». Ma a proposito di sigle, c’è quella dell’Udc che ha confermato anche in queste ore di voltargli le spalle e di essere tutta dalla parte di Boccia. In queste primarie pugliesi – ha ripetuto ancora una volta Casini – «il massimo che possiamo fare è aspettare» e, se vince Nichi Vendola, «la possibilità che io confermi l’alleanza è zero, sottozero. Saremmo dei buffoni».