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Biblioteche: unica rete provinciale

“La valorizzazione del patrimonio culturale della provincia di Foggia si conferma una priorità per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e dell’intera Puglia”. Così Leonardo Di Gioia, assessore provinciale alle Pianificazione Strategica, commenta la decisione assunta dalla Regione Puglia di dedicare al progetto di Palazzo Dogana di 5 milioni di euro, finalizzato alla costruzione di una rete dei servizi bibliotecari della Capitanata, uno specifico ed apposito accordo di Programma Quadro.

La progettualità, rientrata tra le priorità strategiche del Piano ‘Capitanata 2020’ e validata all’interno del suo ‘piano stralcio’, seguirà dunque un percorso autonomo, pur confermando la fonte di finanziamento, ossia quella del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2007-2013. Identico percorso si sta attivando per l’altra progettualità inerente la costruzione di una rete dei servizi museali della provincia di Foggia.

Su questo punto l’assessore Di Gioia ed il vicepresidente della Provincia titolare della delega alle Politiche Culturali, Billa Consiglio, hanno già incontrato gli assessori alla Cultura ed i rappresentanti delle strutture museali dei comuni di Mattinata, Lucera, San Marco in Lamis, Troia, Ascoli Satriano, Torremaggiore, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, San Severo, Foggia, Lesina, Peschici, Cerignola, Monte Sant’Angelo.

La proposta progettuale è finalizzata a realizzare un più efficace coordinamento delle strutture bibliotecarie presenti in Capitanata e alla sperimentazione di una modalità più moderna circa la catalogazione del testi, con un conseguente significativo allargamento della loro fruibilità, rendendo le biblioteche “delle vere e proprie ‘istituzioni attraenti’, in cui siano attivate forme di gestione culturale fatte di mostre temporanee, visite guidate, elaborazione di banche dati delle ricchezze da consultare in rete”.

Per la Bonghi di Lucera, inoltre, è imminente l’inizio del trasloco nel nuovo complesso di San Pasquale che ospiterà anche un spazio espositivo per i pezzi pregiati della biblioteca (incunaboli e cinquecentine), oltre a sale lettura più confortevoli, spazi di apprendimento dedicate ai ragazzi, senza contare la nuova collocazione degli uffici assessorili di Cultura e Pubblica Istruzione.

Nell’attuale immobile di Palazzo Mozzagrugno, invece, secondo quanto già annunciato dallo stesso sindaco Dotoli, dovrebbe trovare posto tutto il “settore tecnico” della macchina amministrativa, compreso l’urbanistica e le attività produttive.