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Tutela del mare del Gargano: chiesto un tavolo di confronto con la Regione

Il 28 ottobre del 2009 a San Nicandro Garganico si è tenuto il convegno dal titolo "Le navi affondate al largo del Gargano. Quali risposte istituzionali a tutela della salute dei garganici?", organizzato da gran parte delle associazioni locali che si riconoscono sotto la sigla "Associazionismo Attivo del Gargano". Su questo convegno si registra ora una lettera aperta del Comitato per la tutela del mare alle istituzioni del Gargano e della Capitanata.  "Un convegno che aveva l’obiettivo di mettere a confronto le istituzioni, la politica, la società civile e la cittadinanza attiva, a seguito dell’inchiesta giornalistica a firma del giornalista investigativo Gianni Lannes, pubblicata sulla rivista LEFT nel febbraio del 2007, nella quale era rivelata la presenza nel mare del Gargano di sostanze tossiche, affondate illegalmente mediante bidoni, container e navi, le cui conseguenze sulla salute pubblica dei residenti potevano e possono, se verificate, dimostrarsi devastanti per vari aspetti. Al convegno, organizzato in maniera impeccabile dai tanti giovani dell’associazionismo garganico, in seguito definiti "giovani talenti", sono stati invitati, tra gli altri, i sindaci del territorio garganico, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, il Presidente della Provincia di Foggia, il Presidente della Regione Puglia, il Ministro dell’ambiente, il Presidente del Parlamento Europeo, il quale ultimo ha dimostrato la propria attenzione attraverso una nota della segreteria. Quali relatori del convegno si sono presentati l’Assessore regionale alla trasparenza, alla cittadinanza attiva, al demanio, Guglielmo Minervini, il giornalista autore dell’inchiesta, Gianni Lannes, il Sindaco di San Nicandro Gargnico, Costantino Squeo. L’assenza e il silenzio delle istituzioni invitate a dare risposte concrete riguardo a tematiche rilevanti e relative alla salute pubblica, alla tutela ambientale, alle possibilità di sviluppo sostenibile del territorio garganico, fatta eccezione per il sindaco di San Marco in Lamis, presente in sala, ha suscitato il malcontento e al preoccupazione del folto pubblico presente e dei numerosissimi rappresentanti della cittadinanza attiva, della cultura, della società civile accorsi al convegno. Un’assenza e un silenzio in stridente contrasto con il propositivo e partecipe intervento dell’Assessore Guglielmo Minervini, il quale in maniera coraggiosa e responsabile ha impegnato la Regione Puglia su tre punti: – bonifica delle navi Eden V e Panayiota, tuttora arenate a Lesina e a Pianosa; – stanziamento di fondi ai fini di un’indagine epidemiologico sullo stato di salute delle popolazioni locali; – convocazione di una Conferenza di servizi della Regione Puglia con le istituzioni locali, al fine di affrontare le delicate questioni riguardanti il mare del Gargano, compresa l’eventuale bonifica. Qualche giorno dopo il convegno, l’inchiesta del giornalista RAI Angelo Saso ha nuovamente scosso e preoccupato il Gargano, a dimostrazione che gli aspetti critici di un territorio non possono essere nascosti e occultati, ma devono essere affrontati con tempestività e risolutezza dalle classi politiche e istituzionali, le quali su questioni di rilevanza pubblica non possono abdicare gli alti e nobili compiti ai quali sono preposte. Il Comitato per la tutela del mare del Gargano rivolge quindi l’appello, in primo luogo, ai Sindaci del Gargano, al Presidente del Parco Nazionale del Gargano, al Presidente della Provincia di Foggia, affinchè venga istituito un tavolo di confronto sulla tematica con la Regione Puglia e vengano messe in atto, in maniera concertata, gli impegni presi, a nome dela Regione Puglia, dall’Assessore Guglielmo Minvervini. Nel presente e pressante invito, il Comitato per la tutela del mare del Gargano chiarisce di ottemperare e adempiere al proprio scopo costitutivo di salvaguardare l’ecosistema marino tutelando, nel contempo, la salute delle popolazioni e degli ospiti che visitano il territorio" – termina così il comunicato del Comitato per la tutela del mare del Gargano.