Menu Chiudi

Spese per la sanità la Regione ha sfondato il tetto

Il limite massimo previsto per il rosso di bilancio era di 330 milioni, ma secondo i primi dati avrebbe raggiunto i 528 milioni di euro.

 

 Nel 2009 il deficit del sistema sanitario pugliese ha superato i500miionidieuro. Lo dicono i dati di preconsuntivo che la Regione ha comunicato al ministero della Salute. Se la cifra fosse confermata al tavolo di verifica, a marzo, la Puglia avrebbe sfondato il tetto fissato dal nuovo Patto della salute (che è pari a circa 330 milioni). L’assessore Tommaso Fiore si dichiara ottimista, tuttavia il rischio di commissariamento esiste. E va considerato concreto. Secondo i primi dati nel 2009 il «rosso» della sanità pugliese si è attestato a 528 milioni di euro. Significa che rispetto al 2008 i conti sono peggiorati in tutte le Asl: quella di Bari, ad esempio, ha perso quasi 19 milioni in più rispetto a 12 mesi prima. In controtendenza, invece, il Policlinico di Bari (che migliora i suoi bilanci di circa 30 milioni), anche se questo dato va interpretato.
Nel 2009, infatti, la Regione ha erogato agli Ospedali riuniti, al Policlinico e agli Irccs di Bari e Castellana Grotte 66 milioni in più rispetto al fondo sanitario regionale. E’ una posta straordinaria che quest’anno è destinata a sparire e che, contabilmente, ha un effetto di «abbellimento» sui bilanci: senza quei 66 milioni, insomma, il passivo sarebbe più pesante.
Il dato di preconsuntivo è molto indicativo ma non è la cifra definitiva. Nel deficit, ad esempio, non sono comprese voci di debito importanti come gli interessi di mora verso i fornitori e le ferie non godute per il personale, ma anche il saldo di mobilità (le cure fuori dai confini regionali). D’altro canto, però, la Regione può portare in compensazione altre voci di finanziamento disponibili e non ancora distribuite alle aziende: ed è quello che l’assessore Fiore dovrà fare se vorrà evitare il commissariamento. Anche perché, mancando quei 70 milioni straordinari, il deficit tendenziale per l’anno in corso sfiora i 600 milioni. E la Puglia non può contare sugli introiti provenienti dalle addizionali Irpef e Irap, che il parlamentino regionale ha appena cancellato,
La Finanziaria 2010 ha introdotto le regole del nuovo Patto perla salute. Il Patto prevede che se il disavanzo delle Regioni è superiore al 5% del finanziamento ordinario (che per la Puglia quest’anno vale 6,673 miliardi) oltre agli aumenti automatici di Irpef (+0,30%) e Irap (+0,15%), scatta la nomina di un commissario: il governatore o, in seconda istanza, un esterno. Tra le sanzioni per chi sfora il Patto, ci sono anche la decadenza automatica dei direttori generali delle Asl e dell’assessore regionale alla Sanità.