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Turismo, agli italiani piace pugliese

Spiagge, mare, arte e paesaggi naturali della Puglia al primo posto negli incidi di gradimento dei turisti italiani che, sempre più spesso, decidono di trascorrere le vacanze nella nostra regione. Secondo i dati Istat nel 2009, le mete preferite per le vacanze in Italia si sono confermate le regioni del Sud: nel trimestre luglio-settembre tra le principali destinazioni per le vacanze lunghe ci sono state Puglia (9,8% delle vacanze lunghe in Italia), Sardegna (7,4%) e Sicilia (7,1%). Complessivamente però le regioni del Belpaese più visitate sono Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto, con una quota totale del 44,6%. Eppure gli italiani, causa crisi, hanno viaggiato meno e, soprattutto, hanno fatto poche vacanze brevi (3 pernottamenti o meno). Rispetto al 2008 si registra una diminuzione del numero dei viaggi dell’8%. Sul totale delle trasferte, quelle per motivi di vacanza sono l’86,6% mentre il restante 13,4% per motivi di lavoro.

La tendenza a fare vacanze brevi è diminuita pesantemente rispetto al 2008 (-11,6%), passando da 55 milioni e 919mila a 49 milioni e 417 mila. Il numero totale delle vacanze di 4 o più pernottamenti sono invece rimaste più o meno stabili. Una sostanziale stabilità si rileva anche rispetto ai viaggi per motivi di lavoro.

Nonostante la diminuzione delle vacanze brevi, il rapporto con quelle lunghe resta nel 2009 ancora, anche se di poco, a favore delle prime: il 43,7% dei viaggi si effettua per trascorrere vacanze brevi, il 42,9% per vacanze lunghe. Dunque il 2009 è stato un anno negativo anche per il turismo.

Gli addetti ai lavori sperano che quest’anno vada meglio, anche se ci vorrà del tempo prima di arrivare alle buone performance del 2006. Però già da gennaio c’è stato per così dire un ‘risveglio’ del turismo del business. Ma se davvero si vuole far decollare il turismo servono politiche adeguate allo sviluppo del settore tenendo presente come i Paesi concorrenti, Spagna e Francia su tutte, ma anche la Grecia, ci hanno superato oramai da anni, con politiche anche molto competitive per quanto riguarda i costi e le offerte, oltre che nella qualità complessiva dei servizi sia balneari che culturali.