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Responsabilizzare il popolo dei fuori sede per ricostruire il capitale sociale del Meridione

Qualche giorno fa, a Vico del Gargano, abbiamo presentato, nell’Auditorium, il primo risultato di un laboratorio teatrale dedicato alla nuova emigrazione giovanile: al popolo dei ragazzi Fuori Sede. Occasione questa per parlare dei nostri ragazzi che sono fuori regione. Della loro condizione, delle loro speranze, delle loro attese. Il meridione d’Italia è una “grande centrifuga”. Il Sud esporta i giovani. Quelli che hanno studiato più degli altri. Con loro esporta il capitale sociale meridionale. Quello che, più dei capitali economici, rappresenta l’autentica “riserva aurea di Stato”, il patrimonio intangibile, eroso il quale non resta che dichiarare fallimento.

La nuova emigrazione rappresenta l’ulteriore finanziamento stabile e costante che il Sud concede al resto del Paese. Questa volta a carico delle famiglie meridionali. I nuovi migranti sono una grande risorsa per il Centro-Nord. Immettono cospicui capitali economici nelle economie locali del Nord (affitti, tasse, spese quotidiane), che provengono dai risparmi delle famiglie meridionali, destinate a impoverirsi sempre di più. E nel contempo alimentano parte di quel capitale sociale che rappresenta oggi la vera ricchezza del centro Nord.

Da qualche parte ho trovato questa definizione: «Capitale sociale è usato in sociologia ed economia per indicare l’insieme delle relazioni interpersonali formali ed informali essenziali anche per il funzionamento di società complesse ed altamente organizzate. Esistono relazioni ben definite fra capitale umano, capitale sociale e sviluppo economico di una Comunità». Lyda Hanifan, operatrice dell’istruzione attiva durante gli anni Venti negli Stati Uniti, diceva che il capitale sociale «si riferisce a quei beni tangibili che hanno valore più di ogni altro nella vita quotidiana delle persone: precisamente, la buona volontà, l’appartenenza ad organizzazioni, la solidarietà e i rapporti sociali tra individui e famiglie che compongono un’unità sociale». Ecco, il problema vero è che in larga parte del Sud e nelle aree marginali della nostra provincia, forse proprio in conseguenza dei fattori economici, si sta esaurendo questo capitale sociale rappresentato dalle migliori risorse umane.

Se le cose stanno così, ricostruire il capitale sociale è la vera priorità del Meridione. E il compito non può essere assolto unicamente dalle istituzioni. Bisogna comprendere, accanto alle politiche virtuose messe in essere dal governo Vendola sulle politiche giovanili, che cosa si può fare dal basso, avviando una campagna culturale e sociale nella quale i corpi intermedi della società siano i veri protagonisti e si assumano le loro responsabilità. Questa volta la sfida è nostra, di organizzazioni sociali, associazionismo, cultura, di quello che di vivo c’è nella società italiana. Ed è una sfida nazionale. Cosa si può fare concretamente: trasformare il Sud da “grande centrifuga” in una “grande centripeta”. Certo, riuscirci nell’immediato è impossibile. Però far voltare la testa verso sud al popolo dei fuori sede e a tutto il paese pensiamo sia possibile. La primavera pugliese l’ha dimostrato. La nuova grande questione meridionale si affronta innanzitutto “rifiatando sul Sud”.

Sarà poco, ma è un passo che precede gli altri, innanzitutto nel campo della legalità e delle politiche di sviluppo. Perché il capitale sociale che potrà rimettere in moto il Sud è un patrimonio nazionale. Va raccolto, organizzato, incoraggiato.

Questa è la sfida che il Presidente Vendola ha saputo lanciare con i suoi “bollenti spiriti”. Occorre che anche la Capitanata e il Gargano comincino a incoraggiare con più forza il protagonismo giovanile, che già è vivace nella rete delle associazioni. Con una politica di riaggancio del popolo dei Fuori Sede e con la coltivazione costante delle energie e della creatività giovanili come risorse per lo sviluppo, può iniziare un nuovo corso. In quel terreno, in pochi anni, possono nascere la nuova impresa, la nuova classe dirigente, la nuova società.

Videolettera 1 – Franco Salcuni, idee e progetti con i giovani
http://www.youtube.com/francosalcuni#p/a/u/0/z5Hg3DGytaU

Franco Salcuni
Candidato al Consiglio Regionale della Puglia