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De Leonardis: “Ora serve un fondo di rotazione a sostegno delle imprese turistiche”

La proposta arriva dal presidente della prima commissione bilancio, finanze e programmazione della Regione. Giannicola De Leonardis (Udc): “imitare gli operatori umbri”.

 

«Il turismo è uno dei comparti che tira la. carretta e va ancora relativamente bene, nonostante la concorrenza sempre più agguerrita. Ma rischia di trasformarsi nell’ennesima emergenza in Capitanata, se non si interviene subito sia nel breve che nel lungo periodo”. Giannicola De Leonardis, presidente della prima Commissione Bilancio — Finanze—Programmazione della Regione Puglia, propone così l’adozione di un Fondo di rotazione a sostegno delle imprese turistiche, già sperimentato con successo nel recente passato dalla Regione Umbria. Un’iniziativa ritenuta “necessaria per rimodulare i mutui delle imprese turistiche che si trovano in gravi difficoltà nel pagare le rate relative a vecchi investimenti. Una situazione delicata che sta seriamente minacciando il presente di molti imprenditori del Gargano, in particolare in mesi difficili come quelli invernali, e che rischia di mettere in crisi un intero comparto in mancanza di provvedimenti immediati”. Nel lungo periodo invece, una programmazione veramente efficace per una visione complessiva di sviluppo regionale non può prescindere da ulteriori, massicci investimenti sull’aeroporto ‘Gino Lisa’. “Se pensiamo all’entità dell’investimento per l’aeroporto di Grottaglie, ipotizzato — a ragion veduta — come strategico per supportare le attività dello stabilimento Alenia che impiega 400 dipendenti, non appare allora campanilistico richiedere, per un aeroporto il cui bacino d’utenza va ben oltre la Capitanata e si estende alle regioni limitrofe, interventi ben più consistenti di quelli operati finora. A supporto di una vera e propria industria, quella alberghiera, che può contare su 7.000 addetti tra ricettività e ristorazione, senza considerare un indotto altrettanto considerevole. Un’industria penalizzata fortemente proprio da un’infrastrutturazione ancora carente, come rivelato dall’analisi dei flussi che vede gran parte del turismo sul Gargano provincia e dalla regione stessa, dalla Campania e dal Lazio, l’automobile privata in pratica l’unico mezzo scelto per arrivare da queste parti. Con il traffico chartistico di notevole interesse in una qualsiasi programmazione strategica (o presunta tale), completamente tagliato fuori per i limiti dell’attuale pista: è arrivato allora il momento di porre la questione infrastrutture al centro della nostra attenzione per un rilancio vero e non semplicemente annunciato e rimandato a data da destinarsi”.