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Rodi Garganico/ Scuola chiusa per topi

Il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, ha emesso l’ordinanza di chiusura della Scuola primaria al fine di consentire le operazioni di derattizzazione dei locali e, immediatamente, disposto l’intervento di squadre attrezzate che devono operare sia all’interno dell’edificio che in tutta l’area esterna per la messa in sicurezza della zona immediatamente vicina alla scuola. La presenza di topi nell’edificio era stata segnalata alle autorità competenti da personale scolastico e genitori. Due giorni di sospensione delle lezioni a partire da oggi (ieri per chi legge) sono stati ritenuti sufficienti per procedere alla disinfestazione dei locali; con molta certezza, domani le attività didattiche potranno riprendere tranquillamente, anche se non si dovrà mai abbassare la guardia e, quindi, sarà indispensabile una costante attenzione.

Oltre alle operazioni di derattizzazione si dovrà procedere soprattutto ad un’attenta verifica di ogni locale e angolo della struttura per capire da dove i topi possano essere entrati. Un fatto che, naturalmente, ha destato non poca preoccupazione tra le famiglie e gli stessi docenti, personale di segreteria e collaboratori scolastici.

L’edificio scolastico, che ospita alunni della scuola secondaria di primo grado e, momentaneamente, alcune classi della primaria, è una costruzione che risale agli anni settanta-ottanta. Inspiegabile, almeno per il momento, il fatto che i topi siano potuti entrare anche perchè l’edificio è al centro del paese; intorno non ci sono zone non attrezzate; a poche decine di metri la sede municipale e il santuario Madonna della Libera, ancora più vicino lo stesso ufficio postale.

Sotto accusa potrebbe essere la "casa cantoniera" che, non essendo da anni più abitata e di conseguenza abbandonata, è diventata una sorta di ricettacolo di immondizia e rifiuti d’ogni genere, ambiente che è, come si sa, ideale per animali d’ogni genere, ancor di più di topi.

La derattizzazione con l’utilizzo di esche rodenticide può essere considerato come uno strumento utile per una rapida riduzione della popolazione dei roditori infestanti, ma non come soluzione definitiva dell’infestazione. Per una soluzione duratura del problema è necessario ricercare ed eliminare dall’area i fattori ambientali che favoriscono l’infestazione stessa (disponibilità di acqua, di alimenti ricoveri o luoghi idonei allo scavo delle tane).

E il luogo imputato potrebbe essere, come ricordavamo, l’area dove insiste la "Casa cantoniera" che va, dunque, immediatamente bonificata. Certamente, il fatto non è da sottovalutare in quanto ci sono esigenze oggettive che impongono a tutti di andare fino in fondo per capire come sia stato possibile ai topi entrare nell’edificio; fortunatamente la presenza dei ratti è stata soltanto una sorta di "toccata e fuga" e non, come sarebbe potuto succedere, trasformarsi in una vera e propria "residenza".
FRANCO MASTROPAOLO