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ASL FG/ Guardia Medica rischio sciopero

A 4 mesi dalla violenza subita da una dottoressa a Rignano Garganico nulla è cambiato. Medici in stato di agitazione contro tagli e struttura fatiscenti.

 

Non ce la fanno più e per questo sono disposti anche a scioperare. E il grido di allarme dei medici della Guardia Medica della provincia di Foggia che da ieri sono in stato di agitazione per le condizioni in cui so- no costretti a lavorare, sia per la mancanza di personale e sia per lo stato in cui si trovano gli ambulatori della Capitanata. Ieri in un incontro all’Ordine dei Medici di Foggia i medici del servizio di Continuità Assistenziale della Capitanata — il nuovo termine per indicare la Guardia Medica — hanno chiesto alla Asl maggiore attenzione verso le loro problematiche. Richieste avanzate soprattutto all’indomani della violenza subita da una dottoressa in servizio alla Guardia Medica di Rignano Garganico quattro mesi fa quando un uomo, fingendo di avere un malore, entrò nell’ambulatorio picchiando e tentando di violentare il medico in servizio. Dopo l’aggressione subita dalla dottoressa e in seguito alle richieste della Fimmg (la sezione foggiana della Federazione Italiana Medici di Medicina Genera- le) la Asl aveva istituito una commissione tecnica che avrebbe dovuto avere il compito di verificare lo stato delle sedi di Guardia Medica della Capitanata. L’azienda sanitaria locale — è stato detto ieri nel corso dell’incontro — aveva annunciato che gli ambulatori sarebbero stati dotati, tra le altre cose, di videocitofoni e di videsorveglianza in grado di garantire sicurezza ai medici in servizio. Invece dopo quattro mesi non è cambiato nulla e della commissione tecnica non si ha alcuna notizia. Come se non bastasse dal 1° aprile le Guardie Medica di Foggia e San Giovanni Rotondo subiranno una riduzione di personale perché secondo la Asl la pianta organica prevede meno medici di quelli attualmente in servizio. Nel capoluogo dauno i medici scenderanno a quattro, invece dei sei attuali; nel centro garganico
dai quattro di oggi lavorerà soltanto un medico.La riduzione del personale è stata decisa dalla Asl perché lo prevede la normativa: «Allora — ha detto provocatoriamente il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia Salvatore Onorati — negli ultimi tre anni si è lavorato nell’illegalità?». La nuova normativa prevede un medico di Guardia Medica per ogni 5mila abitanti: un dato, però, che risulta sproporzionato se si considera tutto il territorio provinciale. Per questo ieri mattina i medici hanno chiesto anche l’intervento e l’aiuto dei sindaci di Foggia e di San Giovanni Rotondo che sono i massimi responsabili di sanità pubblica. «Una situazione — ha sottolineato il segretario della Fimmg, Pierluigi De Paolis — che aggraverà ulteriormente il lavoro dei colleghi del servizio di Continuità Assistenziale in due centri che già sono sofferenti. A Foggia già ora la Guardia Medica è carente per l’intera popolazione e a San Giovanni Rotondo oltre ai cittadini i medici di guardia devono offrire il proprio servizio anche alle centinaia di pellegrini>. Ma oltre alla carenza di personale c’è il vecchio problema delle strutture fatiscenti che ospitano gli ambulatori di Guardia Medica. Alcune sedi — è stato denunciato ieri mattina — sono del tutto inidonee a ospitare non solo i medici ma anche i pazienti. Prese elettriche con fili volanti, finestre senza sbarre per la sicurezza dei medici, porte che non si chiudono, lettini di fortuna e parti di intonaco che vengono giù dalle pareti e dai muri. Una situazione comune a diversi ambulatori del- la Capitanata e che sta diventando sempre più drammatica. Per questo da ieri i medici di guardia della Capitanata sono in stato di agitazione e se qualcosa non cambierà nei prossimi giorni, sono pronti anche a scioperare.

LucaPernìce