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Tensioni nell’UDC di Capitanata De Leonardis appoggiato, scaricato Di Iorio

Ha lasciato il segno dentro l’Udc l’elezione di Giannicola De Leonardis a consigliere regionale. Il deputato Angelo Cera, che con il “suo candidato Costanzo Di Iorio ha fatto incetta di voti a San Marco, Torremaggiore, San Severo, Vieste e San Giovanni, dà la sua spiegazione:  “ Negli ultimi giorni di campagna elettorale il segretario provinciale ha dato indicazioni per De Leonardis, che era l’unico candidato su Foggia”. Insomma, Franco Di Giuseppe avrebbe spalancato le porte al candidato che ha fatto il pieno di voti udiccini lasciando a Di Iorio “solo” il secondo posto, fuori da via Capruzzi. Diversamente da De Leonardis, gli altri candidati, secondo Cera, avrebbero pescato altrove, Florio nel suo personale elettorato, Ricci nella Rosa Bianca, Cuttano nell’Italia dei valori. Per il neoeletto consigliere regionale, invece, si sarebbe spesa tutta l’Udc. In base allo stesso discorso, il deputato di San Marco in Lamis analizza il voto sul Subappennino, altra zona in cui l’assessore uscente ai lavori pubblici Vito Guerrera non ha avuto il successo che si aspettava. I rapporti fra il segretario provinciale e il deputato sono ai minimi storici, mai accaduto prima che la loro linea d’azione fosse divergente. In questi anni di forte presa dell’Udc soprattutto in provincia grazie all’apporto di Angelo Cera, i due hanno percorso un cammino parallelo; la Capitanata oltre Foggia è sempre stata, per i centristi, il bacino di. voti più numericamente significativo. Mentre Cera aspetta i congressi, già lancia pesanti strali: “Di Giuseppe si comporta non come un segretario provinciale ma come un commissario”. Diversa l’analisi del responsabile del partito: “Abbiamo ottenuto, questa volta, un risultato omogeneo e non a macchia di leopardo sul territorio, il voto di Foggia e quello della provincia si equivalgono. Tutti devono contribuire al risultato, dal militante al deputato, ringrazio tutti per quello che hanno. fatto”. Prende le distanze da qualunque accusa: “Ho tenuto un comportamento equidistante, la risposta avuta a Foggia era quella che ci aspettavamo perché ricopriamo un ruolo”. Dalle urne per le regionali è emerso un centro molto forte in città, il che non è poco nell’ottica di rafforzano al governo cittadino, anche nei confronti degli altri partiti. Riguardo al suo personale ruolo, Di Giuseppe risponde: “Sono il segretario provinciale, non l’espressione di questo o quello” E il congresso?: “si terrà in autunno come stabilito”.

Paola Lucino
Il Quotidiano di Foggia